BLOG

LE CARTE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE

Mercoledì 7 Novembre 2012

Articolo a cura del Dott. Enrico Aurier, cardiologo

 

Nell’intento di quantificare il rischio cardiovascolare per ogni soggetto considerato e fornire indicazioni personalizzate, sono state elaborate le cosi dette “Tabelle del Rischio”: sono state integrate fra loro le variabili di sesso, età, pressione arteriosa, colesterolo totale, presenza o meno di diabete e abitudini tabagiche, ricavando le percentuali di rischio a 10 anni a seconda delle combinazioni delle variabili. Le recenti Linee Guida Europee mostrano come vi siano aree del nostro continente con rischio cardiovascolare differente: l’Italia è compresa fra i paesi a rischio minore.

 

Carta del rischio cardiovascolare

Di seguito vediamo le tabelle del rischio elaborate dall’Istituto Superiore di Sanità nell’ambito del Progetto Cuore, del 2007, che non sono molto differenti da quelle europee delle recenti Linee Guida (2012), si riferiscono alla popolazione italiana e sono redatte in italiano.
Questa, ad esempio, è la tabella del rischio cardiovascolare riferita ai soggetti di sesso maschile non diabetici (le tabelle complete potete consultarle su qui):

 

Come utilizzare la carta:

  • Posizionarsi nella zona fumatore / non fumatore
  • Identificare il decennio di età
  • Collocarsi sul livello corrispondente a pressione arteriosa sistolica e colesterolemia
  • Identificato il colore, leggere nella legenda a fianco il livello di rischio

Come si vede dalla tabella esemplificativa, il fattore colesterolo occupa un posto di rilevo. Occorre precisare tuttavia che recentemente l’influenza del colesterolo totale sul rischio cardiovascolare di un soggetto è stata ridimensionata. Il colesterolo totale comprende due distinte frazioni chiamate rispettivamente LDL (low density lipoprotein) ed HDL (high density lipoprotein), di significato clinico e prognostico differente: nel linguaggio popolare le LDL sono divenute il “colesterolo cattivo” e le HDL sono divenute il “colesterolo buono”, in rapporto alla rispettiva influenza sulla salute. Sono stati ricavati degli indici di rischio cardiovascolare che tengono conto di questa distinzione.

Tra questi il più conosciuto ed utilizzato è l’indice di rischio cardiovascolare, che mette in relazione il colesterolo totale con la frazione HDL.

Prosegui nella lettura >>

Le carte del rischio cardiovascolare