Il ministero della salute lo spiega così: ”seguire una dieta variata e bilanciata nella quale ciascun alimento contribuisca con le proprie specificità a garantire un apporto completo di nutrienti per la salute. Un’alimentazione monotona e basata sempre e solo sullo stesso alimento può portare a disturbi e malattie da carenze o squilibri. Infatti, escluso il latte materno nei primi sei mesi di vita, non esiste alimento ideale e completo.
Ogni alimento ha caratteristiche nutrizionali proprie e può essere sostituito solo da altri alimenti con proprietà analoghe.”
Ecco alcuni consigli su come seguire un’alimentazione corretta:
- Adeguare l’apporto energetico degli alimenti all’attività fisica, mantenendo il peso ottimale senza variare il consumo medio di proteine che deve essere sui 70 g al giorno.
- Variare i diversi tipi di carne, privilegiare il consumo di pesce, consumare le proteine derivanti dai legumi, mantenere il consumo quotidiano dei grassi inferiore al 30% delle calorie totali (considerando non solo quelli aggiunti come condimento, ma anche quelli presenti normalmente negli alimenti).
- Prediligere i grassi di origine vegetale, come l’olio di oliva, rispetto a quelli di origine animale (burro, lardo, strutto) essendo questi ultimi più ricchi di acidi grassi saturi e di colesterolo.
- Il consumo dei carboidrati va mantenuto almeno al 55% delle calorie totali, preferendo quelli semplici (principalmente zucchero) a non più del 10% delle calorie.
- Assumere ogni giorno circa 35 g di fibra, privilegiando pane, riso e altri cereali “integrali” meno raffinati e più ricchi di fibre.
- Non consumare troppi dolci e bevande zuccherate.
- Assicurarsi l’apporto di vitamine e minerali attraverso il consumo di alimenti freschi, in particolare frutta e verdura, che devono essere presenti in abbondanza nella dieta, a partire dalla prima colazione. Il latte e i derivati sono preziose fonti di calcio e vitamine del complesso B.
- Limitare il consumo di bevande alcoliche, preferendo quelle a basso contenuto alcolico come: vino e birra.
- Limitare, ai pasti, il consumo di alimenti ricchi di sale, usare con moderazione il sale aggiunto, come condimento durante la cottura o direttamente nelle pietanze a tavola; usare sale iodato.
E’ utile una dieta equilibrata, non restrittiva:
Tutti, nessuno escluso, quando parliamo di “dieta” pensiamo immediatamente ad un sacrificio necessario, per perdere peso a scopo terapeutico o puramente edonistico.
In un caso o nell’altro si tratta in effetti di cambiare “regime alimentare”, di affidarsi ai consigli mirati di uno specialista (medico nutrizionista, dietologo, endocrinologo, esperto in malattie del metabolismo..) capace di stabilire quantità e qualità degli alimenti in base al risultato terapeutico che si vuole conseguire. Queste sono diete salutari e corrette in quanto non sono restrittive ma piuttosto “educano” ad un’alimentazione corretta da imboccare e seguire il più a lungo possibile.
Le diete restrittive, invece, sull’immediato vantano effetti miracolosi, ma sul lungo termine non durano e alla fine peggiorano la situazione, perché chi perde peso senza un adeguato sostegno di un’attività fisica, con diete rigidissime, fatalmente perde anche massa muscolare e quando cessa di fare “sacrifici” rimette solo grasso, più di prima, peggiorando la composizione corporea.