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CITOLOGIA NASALE: UNO STUDIO FONDAMENTALE PER LA DIAGNOSI DI PATOLOGIE NASALI

Martedì 18 Gennaio 2011

Articolo a cura del Dott. Luca Banchini, otorinolaringoiatra

 

La citologia nasale è una tecnica diagnostica molto utile nell’individuazione di eventuali patologie e, di conseguenza, nella scelta della terapia più adatta.

Vediamo quindi nello specifico alcune sue caratteristiche:

 

COSA È LA CITOLOGIA NASALE

È lo studio della cellularità nasale. Si effettua in sede di visita otorinolaringoiatrica con una procedura di “scrapring“ ovvero un raschiamento della mucosa del turbinato inferiore (la parete laterale del naso) tramite un piccolo cucchiaino di plastica denominato Rhinoprobe. La procedura di prelievo cellulare (introdotta a Parma per la prima volta) non necessita di alcun tipo di anestesia, è indolore e dura solo alcuni secondi. Per questo motivo si può sottoporre all’esame anche la popolazione pediatrica o neonatale. 
Le cellule così prelevate possono essere analizzate al microscopio seduta stante, fornendo immediatamentele informazioni necessarie alla diagnosi.

 

A CHI È INDIRIZZATA

A tutti coloro che hanno una sintomatologia rinologica allergica (starnutazioni, prurito, secrezioni acquose, difficoltà respiratoria nasale) o presentino raffreddori ricorrenti e/o della durata atipica (cioè superiore ai 4-5 giorni). 
A tutti i soggetti sottoposti a test allergici cutanei (Prick Test) o sierologici (IgE) che fossero risultati negativi per allergie con sintomi nasali: esistono infatti alcune sindromi allergiche che hanno come unico bersaglio d’organo il naso (per esempio la Nares o Naresma). 
Infine è indirizzata a tutti coloro che presentassero infezioni ricorrenti delle alte vie respiratorie con o senza complicanze (sinusiti, otiti o faringolaringiti). L’esame è in grado infatti di rilevare un malfunzionamento del principale elemento di difesa del naso (le cellule ciliate) in pazienti affetti da deficit genetici della motilità ciliare (ad es. la sindrome delle ciglia immobili), con malattie professionali (esposizione cronica a polveri, irritanti chimici), o fumatori.

 

LA DIAGNOSI

Negli anni passati la diagnosi delle patologie nasali si è basata solo sulla rinoscopia anteriore. Un netto salto di qualità è stato compiuto con l’avvento della endoscopia che ha permesso lo studio delle regioni laterali, posteriori e superiori della cavità nasale. Oggi la rinoscopia anteriore e la endoscopia si affiancano nelle patologie naso-sinusali agli esami radiologici TC e RMN. Questi esami mostrano l’aspetto macroscopico della malattia e quindi l’effetto finale della malattia stessa. 
La citologia nasale invece permette di osservare l’aspetto microscopico del naso e quindi le cellule che sono causa della patologia nasale stessa. 
Non vi sono possibilità di errore nel diagnosticare riniti infiammatorie, infettive, vasomotorie pure o allergiche, il tutto nei tempi di una visita standard.

 

LA TERAPIA

L’analisi quantitativa delle cellule patologiche contenute nel naso e il loro stato di riposo o di attivazione (malattia cronica in stato di latenza o in fase acuta) permette di indicare al paziente una terapia mirata. Diversamente da altri distretti, quello nasale può necessitare di terapie molto diverse tra loro per durata e per modalità di somministrazione. Specialimente in ambito pediatrico la terapia steroidea nasale si può somministrare per periodi che vanno da alcuni giorni fino a diversi mesi e essere affiancata da cortisonici intramuscolo o per os. In caso di malattie croniche, la semplicità e ripetitività dell’esame consentono una monitorizzazione costante dell’andamento della patologia, portando ad una ridefinizione continua e precisa dell’eventuale terapia. Una decisione terapeutica così mirata è possibile solo alla luce della citologia nasale

Citologia nasale: uno studio fondamentale per la diagnosi di patologie nasali