BLOG

SENOLOGIA: QUESTO MONDO AL FEMMINILE

Mercoledì 12 Dicembre 2012

A cura della Dott.ssa Gabriella Durante Martina, specialista in Radiologia e RMN

 

I tumori della mammella non sono comparsi nella civiltà moderna: il carcinoma mammario è senz’altro, tra le forme tumorali, quello descritto più anticamente dall’uomo.
Sebbene non venisse ancora utilizzato il termine “cancro” pare  sia stato scoperto in Egitto intorno al 1600 a.c.; già nei testi dell’Antica Medicina Persiana e Indiana troviamo riferimenti alla malattia. Non è possibile sapere quanto i tumori fossero frequenti a quell’epoca, tenuto conto che l’età media delle donne era di circa 30 anni.

Come è noto la malattia è considerata eccezionale sotto i 20 anni, rara tra i 20 e i 29 anni, frequente a partire dai 30, raggiungendo un’acme di incidenza nell’età della menopausa.

La senologia è materia complessa che si è sviluppata particolarmente negli ultimi decenni, diventando oggetto di studio di molte branche specialistiche: endocrinologia, radiologia, oncologia, anatomia patologica e chirurgia.

L’attenzione degli specialisti è dovuta al fatto che, tra le cause di cancro, il tumore al seno rappresenta la prima causa di morte nella popolazione femminile costituendo infatti il 29% delle diagnosi oncologiche.

Ogni anno vengono diagnosticati circa 47mila nuovi casi ed il rischio di avere una diagnosi di tumore alla mammella nel corso della vita (fino a oltre i 70 anni) è di circa il 10%.

Le esperienze maturate in questi anni hanno dimostrato che questa malattia così complessa, necessita di un approccio multidisciplinare dal momento della diagnosi (Radiologo) fino alla scelta terapeutica (Chirurgo – Radioterapista – Oncologo).

Oltre all’età, i fattori di rischio più importanti sono:

  • Familiarità: circa il 10% delle donne che hanno un familiare di 1° grado, può sviluppare il carcinoma mammario;
  • Predisposizione genetica;
  • Terapia ormonale: diversi studi hanno dimostrato che un uso eccessivo di estrogeni potrebbe facilitare la comparsa del cancro al seno.

E’ possibile ridurre il rischio di ammalarsi con la ”prevenzione”.
Per comprendere il senso della prevenzione e poterla ottenere è fondamentale sapere in cosa consiste. Esistono due tipi di prevenzione: la primaria e la secondaria.

  • La prevenzione primaria è ciò che può evitare l’insorgenza e lo sviluppo della malattia.
  • La  prevenzione secondaria consiste in una diagnosi precoce, che oggi è l’arma più efficace nella riduzione della  sua pericolosità.

La mammografia è il metodo attualmente più efficace per la “diagnosi precoce”, da effettuare ogni anno dai  40 ai 49 anni e ogni due anni dai 50 ai 74 anni, a seconda della storia personale di ogni donna.

L’ecografia è un esame molto utile per esaminare il “seno giovane”. Da sola non è in grado di fornire tutte le informazioni necessarie alla diagnosi, ma può confermare dei dati visibili alla mammografia, pertanto è considerata esame di completamento.

La risonanza magnetica è utile quando esiste un dubbio già studiato con mammografia ed ecografia, oppure quando siano da visualizzare protesi o immagini vicine alla cicatrice chirurgica, nelle donne operate.

Per concludere un consiglio pratico scritto da una donna e rivolto a tutte le donne che leggeranno quest’articolo: non abbiate paura di sottoporvi a un controllo, è necessario dedicare solo 15 minuti del vostro tempo, per la vostra salute.

Senologia: questo mondo al femminile