Articolo a cura di Michele Zasa, medico anestesista
Nulla può fermare chi ha in sé il germe della scoperta del mondo.
Alla base di ogni scelta ci deve essere però, come sempre, il buon senso. Con parecchie decine di anni sulle spalle, si può andare in montagna ma magari al di sotto del 1.800 metri, per non mettere sotto sforzo il proprio sistema circolatorio e respiratorio.
Per i viaggi in aereo, attenzione a quelli più lunghi di 4 o 5 ore: in volo è consigliabile muoversi spesso, mangiare leggero ed evitare di consumare alcool.
Anche la scelta della meta in base alla stagione è importante: con l’età si diventa più sensibili ai cambiamenti meteo. Il vaccino antinfluenzale dovrebbe essere un must.
Se si hanno malattie croniche importanti, come ad esempio il diabete, è sempre meglio portare con sé un certificato in inglese e nella lingua locale che dichiari patologia ed eventuali medicine salvavita. Stessa cosa per le allergie: è importante mettere in valigia un documento che attesti i fattori causanti e gli antistaminici necessari.
Ai baby esploratori in procinto di un viaggio internazionale è meglio somministrare un vaccino esavalente, oltre a quelli contro pneumococco coniugato, meningococco C, Epatite A e varicella.
E per le donne in dolce attesa? È preferibile evitare l’aereo nei primi tre mesi di gravidanza e dopo il settimo, e i Paesi dove acqua e cibi potrebbero essere contaminati.
Estratto da “Il Magazine del Poliambulatorio Dalla Rosa Prati” Dicembre 2015