COS’È LA MAGNETOTERAPIA?
Il principio su cui si basa questa modalità terapica è quello per cui l’uomo non percepisce il “mondo” con i soli cinque sensi noti ma anche con altri ancora in fase di studio: uno di questi è “il senso del magnetismo”.
La magnetocezione è fondamentale (ad esempio) per gli uccelli migratori e si focalizza sulla massa ferrosa presente al centro della Terra che, ruotando con essa, origina un polo positivo ed uno negativo con conseguente “effetto calamita”.
Le prove che l’uomo sarebbe in grado di percepire il campo magnetico terrestre risalgono alla fine del ‘700 e si basano sullo studio di una particolare proteina (nel caso umano) con sede nei bulbi oculari.
Da notare che l’influenza di questo “sentire” è sia fisica (riparazione tissutale) che psicologica prestandosi a diversi campi di studio e di applicazione medica.
CAMPI DI UTILIZZO DELLA MAGNETOTERAPIA
Al momento, gli effetti positivi della magnetoterapia “statica” sono ancora in fase di studio ma questa trova già applicazione medica l’elettromagnetoterapia.
ELETTROMAGNETOTERAPIA A BASSA FREQUENZA – Utilizza semionde elettromagnetiche dello stesso segno (positivo o negativo) in grado di creare un vero e proprio “massaggio cellulare” che stimola l’eliminazione degli scarti da parte delle cellule stesse.
Campi di applicazione:
- artrite,
- artrosi,
- atrofia muscolare,
- distorsioni,
- fratture,
- osteoartropatia,
- cefalea,
- prostatite,
- asma.
MAGNETOTERAPIA AD ALTA FREQUENZA (O A RADIOFREQUENZA) – Le onde radio emesse hanno la capacità di:
- migliorare la risposta immunitaria,
- attenuare le infiammazioni,
- fluidificare il sangue e
- stabilizzare la membrana cellulare intervenendo nell’equilibrio elettrochimico della cellula.
E’ particolarmente indicata in casi di:
- patologie muscolari,
- patologie articolari,
- patologie ossee e
- patologie tessutali in genere.
CONTROINDICAZIONI DELLA MAGNETOTERAPIA
- Pace-maker: ne altera le funzionalità;
- tumori, ipertiroidismo ed infezioni da funghi: stimola il rinnovamento e la proliferazione anche delle cellule tumorali, di quelle tiroidali e di quelle fungine;
- insufficienza coronarica, disturbi ematici o vascolari: ha effetti vasodilatatori che potrebbero avere conseguenze negative;
- potrebbe esasperare stati epilettici;
- controindicata, inoltre, in caso di gravidanza.