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RISONANZA MAGNETICA APERTA: LA RISONANZA PER TUTTI

Martedì 3 Agosto 2010

Nel campo della diagnostica per immagini, un’importante innovazione è la risonanza magnetica aperta.
La risonanza magnetica chiusa, è infatti spesso impraticabile per molti pazienti come gli obesi o gli extralarge, per chi soffre di attacchi d’ansia, per claustrofobici e molto spesso per i bambini ai quali la maggior parte delle volte viene effettuata l’anestesia.

Le caratteristiche e le modalità di utilizzo della nuova tecnologia sono le stesse della risonanza magnetica chiusa ma con una differenza: effettuando una risonanza magnetica aperta non si viene incapsulati perchè è aperta su tre lati.
Il paziente claustrofobico quindi non deve più preoccuparsi di essere inserito nello stretto tubo, chi è un po’ più corpulento dei problemi di spazio e la mamma di dover fare l’anestesia al proprio bambino – che difficilmente riesce a stare immobile – perché può stargli accanto tranquillizzandolo.

Il paziente è comodamente sdraiato in un letto libero di muoversi e di assumere posizioni diverse, cosa che va  a vantaggio anche del medico che può, a seconda delle esigenze, fargli spostare parti del corpo per effettuare una diagnosi più precisa. Questo negli altri tipi di risonanza dove il paziente è invece incapsulato risulta impossibile.

La risonanza magnetica aperta viene utilizzata per piccole medie e grandi articolazioni, colonna, encefalo, condotti uditivi.

Risonanza magnetica aperta: la risonanza per tutti