Approfittiamo dell’interessante domanda posta nei giorni scorsi da una lettrice per affrontare i possibili effetti collaterali e le controindicazioni della risonanza magnetica.
La risonanza magnetica è un esame diagnostico che risulta essere totalmente innocuo per l’organismo umano, poichè durante l’indagine non vengono emesse radiazioni ionizzanti.
Inoltre, i pazienti che devono sottoporsi ad una risonanza magnetica, sia essa aperta o chiusa, non devono seguire un particolare iter di preparazione: non sarà quindi necessario rimanere digiuni o evitare particolari cibi e bevande.
In ogni caso, sia per la risonanza magnetica aperta che per la risonanza magnetica chiusa, è buona norma prendere alcune precauzioni: prima di tutto, il paziente che si sottopone all’esame deve stare attento a non indossare oggetti metallici, come orologi, anelli, bracciali e collane.
Inoltre, bisogna accertarsi con particolare attenzione che il paziente non abbia subito in precedenza incidenti in seguito ai quali alcune schegge metalliche possano essere rimaste alloggiate nei tessuti oppure ad operazioni chirurgiche che hanno previsto l’impianto di materiali simili. Tutti gli oggetti metallici immersi in un campo magnetico subiscono infatti forze che possono provocarne lo spostamento, causando un conseguente danno ai tessuti.
Infine, per la medesima motivazione, non possono sottoporsi ad esami di risonanza magnetica tutte quelle persone a cui sono stati impiantati apparecchi metallici interni, come pace-maker, protesi o clips vascolari. Anche se, nel corso del tempo, i materiali utilizzati per questi apparecchi sono sempre più spesso RM-compatibili, il crescente aumento della potenza dei macchinari per la risonanza magnetica non permette di risolvere completamente il problema.