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UTILIZZO SBAGLIATO DEI DISINFETTANTI

Martedì 8 Agosto 2017

Oramai è risaputo che entrare in contatto con germi e batteri permette al sistema immunitario (soprattutto per i bambini) di elaborare difese appropriate contro tali organismi.

Nonostante questo, c’e chi ancora ritiene di fare cosa buona e giusta utilizzando prodotti troppo aggressivi o troppo spesso: in casa, per la pelle e per i vestiti.

 

COSA COMPORTA L’ECCESSO DI DISINFEZIONE?

L’utilizzo più che quotidiano di detersivi e sostanze chimiche può dare origine a diverse reazioni allergiche senza che l’individuo sia in grado di imputare il “fastidio” a questa routine detergente.

Le sostanze chimiche presenti in tutti i tipi di disinfettanti, detersivi e detergenti possono dare sia reazioni irritative che allergiche. Le prime sono caratterizzate da sintomi poco evidenti come il prurito diffuso; le seconde si caratterizzano, invece, per la comparsa di dermatiti o eczemi (pelle arrossata, facilmente irritabile, molto pruriginosa e con la tendenza a seccare e desquamare).

Tra le sostanze imputate sono: i derivati del cromo (potassio bicromato), il nickel solfato ed una serie di profumi come le aldeidi cinnamiche, l’eugenolo, il gelsomino o il mughetto.

Negli ultimi 20’anni c’è stato un aumento esponenziale di allergie e malattie autoimmuni. I motivi di questo incremento non sono sicuramente individuabili in un’unica causa ma diverse evidenze scientifiche vanno sempre più a consolidare l’ipotesi igienica: l’esposizione a diversi micro-organismi nella primissima infanzia sembrerebbe essere uno stimolo immunologico che favorirà la crescita di un bambino con minori probabilità di sviluppare allergie.

 

I BATTERI

La natura ci ha fornito di ospiti non solo “buoni” ma, anche utili: basti pensare ai batteri che costituiscono la flora intestinale o a quelli della pelle che impediscono ad altri microrganismi di attecchire e provocare danni: noi siamo letteralmente immersi nei batteri!

Quando una neo-mamma si cimenta nell’ossessiva sterilizzazione di ciucci, vestiti, biberon e pavimenti dovrà, poi, fare i conti con la folata di vento che porterà residui di ogni tipo dentro la carrozzina; il latte con il quale si riempie il biberon pluri-sterilizzato… non è mica sterile; nemmeno quello succhiato dal seno lo è… L’eccessiva igiene non ha davvero senso.

Fare bollire succhiotti e poppatoi una volta la settimana in sola acqua è più che sufficiente (a meno che non cadano dentro una pozza di fango, ovviamente).

Con l’utilizzo di antibiotici o antisettici i batteri che intervengono nella guarigione delle ferite saranno meno numericamente e poco attivi. Inoltre, i batteri della pelle producono sostanze stimolanti che mantengono attivi i sistemi di difesa della stessa.

Il bagnetto al neonato è sufficiente ogni tre giorni e si dovranno utilizzare saponi delicati che non alterino lo strato corneo ed il pH della cute; nelle giornate particolarmente calde, è consigliabile qualche volta in più ma solo con acqua.

I saponi antibatterici sono utilizzatissimi, specie da chi trova qualche brufoletto la mattina appena sveglio. A parte l’essere maggiormente soggetti ad allergie, l’esposizione a livelli maggiori di alcune sostanze contenute influisce negativamente sul sistema immunitario.

Rimane, invece, essenziale lavarsi bene le mani se sporche, prima dei pasti, dopo l’uso del bagno e dopo aver pulito ambienti, e dopo essersi presi cura di animali.

 

LO AVRESTE MAI DETTO?

Ci sono antibatterici “nascosti” in prodotti impensabili:

  • in saponi, dentifrici, pannolini e strumenti medici si trova il triclosan,
  • nei materiali plastici e nei recipienti per la conservazione di alimenti è presente il bisfenolo A ed
  • in cosmetici, prodotti da trucco, prodotti d’igiene, alcuni alimenti vengono inseriti antimicrobici a vario titolo.

Oltre al danno fisico, l’eccesso di regole igieniche ha ripercussioni emotive importanti: una mamma che pone mille divieti al proprio figlio perché teme si possa sporcare, vedrà crescere un individuo sempre un po’ impaurito e meno desideroso di esplorare e conoscere.

Utilizzo sbagliato dei disinfettanti