Il linfodrenaggio manuale è una tecnica che si pratica con una manualità ritmica, pressioni leggere, movimenti a pompa e modifica la pressione dei tessuti consentendo alla linfa una migliore circolazione con azione drenante e di purificazione dei tessuti.
Il linfodrenaggio segue i dettami fondamentali di due scuole, Vodder e Leduc.
La linfa è una sostanza prodotta dai capillari sanguigni, costituita da acqua, sali minerali, proteine e scorre tra cellula e cellula verso il circolo sanguigno. Ha il compito di ripulire l’organismo da scorie, cellule morte, virus e liquidi in eccesso.
Quindi la linfa raccoglie i prodotti di scarto per poi veicolare il tutto verso il fegato, stazioni linfonodali, deputate all’attivazione di meccanismi difensivi in caso di aggressione da agenti patogeni.
Tempi e durata della terapia
La durata minima di un trattamento è di 30 minuti per distretto corporeo. Si comincia con una cadenza di 2/3 volte a settimana per diradare progressivamente la frequenza. È importante continuare il trattamento per almeno 3 mesi ed eventualmente ripeterlo durante l’anno per stabilizzare i risultati.
Benefici
- Riassorbimento degli edemi degli arti, come ad esempio a eseguito di una mastectomia
- Aumento delle difese immunitarie
- Effetto rilassante e rigenerante sull’intera persona
- Migliore cicatrizzazione
- Effetto antidolorifico in caso di traumi
- Effetto drenante in caso di gambe pesanti e per ridurre gli inestetismi della panniculopatia edemato-fibrosa (cellulite)
Linfodrenaggio in gravidanza
È bene evitare il trattamento nei primi 3 mesi di gestazione, superati i quali può essere indicato proprio per prevenire il ristagno di liquidi e stimolare il circolo linfatico.
Sono consigliate sedute “settoriali”, cioè su porzioni in modo da non sottoporre la futura mamma a trattamenti troppo prolungati.
Controindicazioni
Il linfodrenaggio è sconsigliato in caso di insufficienza cardiaca, asma, flebiti e trombosi in atto, edema cardiaco, infezioni cutanee, infiammazioni batteriche acute e ipertiroidismo.
Dopo la visita, il medico fisiatra potrà richiedere ulteriori indagini di tipo:
- ortopedico,
- reumatologico,
- neurologico,
- neurochirurgico
tramite un consulto con colleghi o attraverso strumenti diagnostici quali
- radiografia,
- tomografia computerizzata,
- risonanza magnetica,
- ecografia.
Ottenuta la diagnosi, potrà stabilire un progetto riabilitativo farmacologico o fisioterapico.
Le branche di specializzazione presso il Poliambulatorio della Rosa Prati sono, oltre le visite fisiatriche di routine,
- le manipolazioni vertebrali e del bacino,
- la mesoterapia a scopo antalgico con antinfiammatori FANS – si tratta di un tipo di terapia del dolore praticata attraverso iniezioni multiple praticate localmente mediante una piastra dotata di piccolissimi aghi –,
- le infiltrazioni intrarticolari di cortisone,
- le visite di medicina biologica tramite omotossicologia omeopatica – discipline alternativebasate sullo studio di fattori tossici per l’uomo (omotossine) identificati come cause di diverse malattie –,
- l’omeomesoterapia – iniezioni sottocute o per via intradermica di piccole quantità di farmaci. I sottilissimi aghi permettono di raggiungere sia i punti corrispondenti all’organo sede del processo patologico, sia quelli dell’agopuntura favorendo un rilascio nel tempo del farmaco nella specifica area –
- l’agopuntura.