Inviato da admin il Ven 28/07/2023 - 10:29
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APPROCCIO MENO INVASIVO, MAGGIORI POSSIBILITÀ DI CURA E GUARIGIONI PIÙ RAPIDE

Con l’invecchiamento della popolazione sono aumentate le persone che accusano disturbi alla colonna vertebrale. Dopo i 45 anni, il 50% degli italiani soffre di mal di schiena più volte all’anno.        
Sono assai frequenti le lombalgie, le lombosciatalgie da ernia del disco o da stenosi degenerativa che portano dolori anche agli arti inferiori per l’interessamento del nervo sciatico.        
Il processo degenerativo compromette la stabilità della colonna lombare producendo una condizione di ipermobilità causa di infiammazione cronica e quindi dolore.

La chirurgia vertebrale ha avuto negli ultimi anni uno straordinario sviluppo.        
I progressi nelle tecnologie degli impianti e degli strumenti, la chirurgia mininvasiva, quella assistita dal computer, sono i cardini di questo sviluppo. Si sono moltiplicate le possibilità di cura di ernie discali, fratture vertebrali, scoliosi, cifosi, spondilolistesi, discopatie multiple e stenosi canalari vertebrali.

Grazie alla lunga esperienza neurochirurgica dell’équipe di Chirurgica Vertebrale nel trattamento delle patologie del rachide, oggi è possibile presso la Clinica San Francesco essere sottoposti a trattamenti specifici per ogni distretto della colonna vertebrale dal tratto cervicale al segmento lombosacrale.

Le patologie più frequentemente trattate sono:

  • lombosciatalgia da ernia discale lombare
  • stenosi lombare
  • spondilolistesi lombare
  • lombalgia da Discopatie lombari degenerative
  • fratture vertebrali traumatiche ed osteoporotiche
  • cervicobrachilagia da ernia discale cervicale
  • mielopatie cervicali con sofferenza del midollo spinale
  • scoliosi lombare dell’adulto

Gli approcci chirurgici percutanei e mini-invasivi, la microchirurgia del rachide con l’impiego del microscopio operatorio e l’utilizzo dei materiali di osteosintesi vertebrale più evoluti ed innovativi permettono un maggiore rispetto e risparmio dei tessuti, che si traduce in tempi di ospedalizzazione ridotti e tempi di recupero più brevi per il paziente.

 

Discectomia microchirurgica per ernia discale lombare

Trattamento specifico per ernie discali estruse. Attraverso una piccola incisione cutanea con l’utilizzo del microscopio operatorio si rimuove l’ernia discale migrata eseguendo, quando opportuno, discectomia selettiva con asportazione del contenuto discale degenerato. La metodica si effettua anche in anestesia spinale e permette una mobilizzazione precoce con la dimissione al proprio domicilio in seconda giornata post-operatoria ed il ritorno alle normali attività lavorative in 20-30 giorni.

 

Stabilizzazione vertebrale – Artrodesi con tecnica open o mini-invasiva

Tecnica chirurgica per il trattamento delle gravi problematiche della colonna lombare come la spondilolistesi degenerativa, la stenosi canalare, le scoliosi dell’adulto, le discopatie lombari multiple. È caratterizzata dal posizionamento, sotto stretto controllo radiologico intraopertaorio, di viti in titanio a livello di ogni vertebra interessata connesse poi a barre opportunamente sagomate, per stabilizzare il tratto di colonna patologico responsabile del dolore cronico riferito. A questa procedura, quando necessario, può essere associata la necessità di liberazione delle strutture nervose attraverso la rimozione della porzione più posteriore della vertebra (lamina) o la rimozione dei legamenti degenerati ed ispessiti tra vertebre contigue (laminectomia – recessotomia). La tecnologia più moderna e le metodiche più avanzate permettono in casi selezionati di poter eseguire queste procedure per via mini-invasiva attraverso piccole incisioni cutanee nel massimo rispetto dei tessuti molli cutanei e muscolari.

 

Discectomia microchirurgica per ernia discale cervicale

Trattamento specifico per ernie discali cervicali che determinano cervico-brachialgie persistenti e refrattarie a trattamento conservativo o mielopatie selettive da compressione del midollo spinale. Attraverso una piccola incisione cutanea laterocervicale anteriore destra, con l’utilizzo del microscopio operatorio ad elevato ingrandimento, si rimuove completamente il disco cervicale e l’ernia discale, sostituendo il disco con protesi cervicale o innesto tra i corpi vertebrali di innesto simil osseo chiamato “gabbietta” o “cage” per mantenere la corretta altezza del disco degenerato. La metodica si effettua in anestesia generale e permette una mobilizzazione precoce con la dimissione al proprio domicilio in seconda giornata post-operatoria ed il ritorno alle normali attività lavorative in 20-30 giorni.

 

Trattamento antalgico postoperatorio

Nella fase post-chirurgica il paziente viene seguito da un anestesista che si occupa della prevenzione e della cura della sintomatologia dolorosa ricorrendo alle più moderne metodiche (blocchi selettivi dei rami nervosi, sondini peridurali, somministrazione continuata di mini-dosi di analgesici ecc.) e all’uso di farmaci di ultima generazione.

 

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