L’esame con risonanza magnetica sfrutta un campo magnetico e onde a radiofrequenza per ottenere immagini corporee molto dettagliate. Non utilizzando i raggi X, rappresenta un esame diagnostico indolore, eseguibile anche a breve distanza di tempo e soprattutto sicuro per la salute.
La Risonanza Magnetica è una tecnica diagnostica che utilizza un forte campo magnetico e onde radio per ottenere immagini dettagliate dell’organismo umano. Non utilizza nè radiazioni ionizzanti nè sostanza radioattive e quindi non presenta quelle limitazioni protezionistiche di altre metodiche. La sua capacità di discriminazione i tessuti molli in base alla loro composizione la rende l’esame più adatto allo studio delle componenti non ossee dell’organismo.
E’ utilizzata in ambito neurologico, internistico e chirurgico, cardiovascolare e muscoloscheletrico.I campi magnetici esercitano come le calamite notevoli forze su materiali che il paziente può avere con sè o nel suo corpo (protesi chirurgiche, schegge metalliche, pace-maker, ecc.).
E’ quindi importante che prima della prenotazione dell’esame il Medico Curante escluda la presenza di controindicazioni compilando il modulo per il consenso all’esame.
E’ inoltre sconsigliato sottoporsi a Risonanza Magnetica nel primo trimestre di gravidanza; in altra epoca gestazionale saranno valutati i casi di effettiva ed improrogabile necessità.
Il paziente viene steso su un lettino all’interno della sala magnete ed inviato a rimanere tranquillo e a mantenere il massimo grado di immobilità per non compromettere il risultato diagnostico. Durante l’esame udirà un rumore ritmico provocato dal funzionamento dell’apparecchiatura.
Per alcuni è necessaria l’iniezione di un mezzo di contrasto paramagnetico per via endovenosa: a tale proposito il Medico Curante dovrà compilare l’apposita modulistica.
Le indagini di risonanza magnetica possiedono un’elevata risoluzione spaziale, un eccellente contrasto tissutale ed hanno il vantaggio di non utilizzare radiazioni ionizzanti. Il mezzo di contrasto, utilizzato in casi specifici, incrementa le differenze tra i tessuti, permette di caratterizzare il tipo ed il grado di vascolarizzazione delle alterazioni solide e di ottenere una valutazione angiografica dei vari distretti anatomici.
La nuova risonanza magnetica 1,5 Tesla “Helium Free”, considerata tra i primi modelli al mondo e in uso a pochissime strutture private in Italia, è dotata di una tecnologia rivoluzionaria che consente lo svolgimento delle operatività di imaging RM ad altissimo livello, in tempi più rapidi e con maggior comfort per il paziente, con un quantitativo estremamente ridotto di elio liquido.
Il macchinario è inoltre provvisto di led luminosi, la cui tonalità può essere scelta dal paziente in base alle proprie preferenze, in modo da produrre gli effetti veri e propri della cromoterapia. Il paziente potrà eseguire l’esame guardando l’immagine rilassante di piante e boscaglie riprodotte su parete o quella del cielo azzurro fissata al soffitto.
Le indagini RM effettuate in VILLA BERICA comprendono esami neuro, body ed osteoarticolari:
- Encefalo
- Collo
- Fegato, Reni, Surreni, Pancreas, Milza
- Retroperitoneo - Pelvi- Ano Retto
- Prostata esame multiparametrico
- Colangio-RM
- Colonna Vertebrale - Mielo-RM
- Neuropatie Periferiche
MODULI SCARICABILI
- Informativa e consenso mezzo di contrasto organo-iodato (TAC) o paramagnetico (RM)
- Consenso informato e anamnesi per esame di Risonanza Magnetica
- Informativa tatuaggi e cosmesi permanente
LA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI SICURA PER LA SALUTE
Per chi è in cerca di un centro specialistico a Verona dove poter fare la risonanza magnetica e necessita di un rilascio del referto in tempi brevi, la Clinica San Francesco è la scelta giusta.
L’esame con risonanza magnetica sfrutta un campo magnetico e onde a radiofrequenza per ottenere immagini corporee molto dettagliate. Non utilizzando i raggi X, rappresenta un esame diagnostico indolore, eseguibile anche a breve distanza di tempo e soprattutto sicuro per la salute.
Durante l’esame, la cui durata può variare dai 20 ai 40 minuti in base alla parte del corpo trattata, viene richiesto al paziente di restare fermo sul lettino. Per un corretto funzionamento della risonanza magnetica è inoltre necessario rimuovere qualunque oggetto o indumento che contenga parti metalliche.
LE PRESTAZIONI EROGATE
- Risonanza magnetica articolare (mano, polso, avambraccio, ginocchio, gamba, caviglia, piede)
- Angio Risonanza Magnetica
- Colangio Risonanza Magnetica
- Risonanza Magnetica addome
- Risonanza Magnetica bacino
- Risonanza Magnetica encefalo
- Risonanza Magnetica massiccio facciale
- Risonanza Magnetica articolazioni temporio mandibolari
- Risonanza Magnetica collo
- Risonanza Magnetica colonna vertebrale
- Risonanza Magnetica seno
- Risonanza Magnetica torace
COSA FARE PRIMA DELL'ESAME
Il paziente insieme al medico o al personale addetto deve inoltre compilare un questionario per accertarsi che non vi siano controindicazioni all’esame.
Prima di eseguire la risonanza magnetica è importante sapere se:
- sei portatore di pacemaker cardiaco o di una valvola cardiaca artificiale
- sei in gravidanza accertata o presunta
- hai dispositivi meccanici che utilizzi per la somministrazione di farmaci
- hai una clip chirurgica
- hai un impianto cocleare, un neurostimolatore o un conduttore elettrico (shunt) idrocefalo programmabile
- hai avuto degli interventi chirurgici al cervello
- hai impianti di metallo nel corpo
- hai una ferita agli occhi che coinvolge frammenti di metallo
Nei casi in cui per effettuare la risonanza magnetica è previsto l’utilizzo di mezzo di contrasto è necessario essere a digiuno da almeno 8 ore, ad esclusione dei farmaci abitualmente assunti.
In altri casi l’esame di risonanza prevede la somministrazione di un prodotto farmaceutico (mezzo di contrasto contenente gadolinio -Mdc-), che rende più evidenti le parti del corpo oggetto dell’indagine. Questa sostanza di norma non determina inconvenienti, ma può provocare, seppur raramente, alcune reazioni, ad esempio di tipo allergico.
Hesperia Hospital utilizza la nuova risonanza magnetica Achieva 1,5 Tesla di Philips.
Grazie alla “dStream Technology” , la nuova Risonanza Magnetica Achieva 1,5 Tesla fornisce una qualità delle immagini di livello premium, con chiarezza digitale e velocità, migliorando il comfort del paziente e la qualità diagnostica delle immagini.
Elenco degli esami prenotabili:
- RM encefalo s/c mdc
- RM collo s/c mdc
- RM colonna s/c mdc
- RM muscoloscheletrica s/c mdc
- RM addome superiore s/c mdc
- RM addome inferiore e pelvi s/c mdc
- RM condotti uditivi s/c mdc
- RM ipofisi s/c mdc
- RM angio cerebrale s/c mdc
- RM articolazioni temporo mandibolari
- RM Angio del collo
- RM Colangio
- RM angio cerebrale
- RM massiccio facciale s/c mdc
- RM condotti uditivi
- RM ipofisi
- RM Bacino
- RM Orbite
- RM colonna spinale cervicale s/c m
- RM colonna spinale dorsale s/c mdc
- RM colonna spinale lombosacrale s/c mdc
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Presso l’Ospedale Nigrisoli, è in funzione una nuova apparecchiatura di Risonanza Magnetica: Ingenia Evolution 1.5 T.
Questa tecnologia all’avanguardia si caratterizza per la sua elevata affidabilità diagnostica, che permette di effettuare diagnosi più precoci e accurate, soprattutto nel caso di esami multispecialistici.
Trattandosi di un’ apparecchiatura di ultima generazione, con un’apertura di 70 cm, risulta maggiore il comfort per tutti anche nei pazienti claustrofobici o in sovrappeso. Inoltre, il sistema di illuminazione e la possibilità di effettuare l’esame con la musica consentono una significativa riduzione del disagio che queste procedure tendono a causare.
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Orari:
- Lun-ven 8.00 – 17.00
- sab 9.00 – 12.00
La Risonanza Magnetica (RM) è una tecnica diagnostica più recente rispetto alla TC dalla quale differisce in quanto non utilizza radiazioni ionizzanti (Raggi X) bensì onde di radiofrequenza e campi magnetici. Esternamente le attrezzature per una TC e per una RM sono simili (ma la tecnica di imaging è completamente diversa): la principale differenza è la lunghezza del tubo in cui viene posizionato il paziente, piccola nel caso della TC, maggiore nel caso della RM. In termini generali si può affermare che uno studio RM riesce meglio della TC a definire il contrasto tra i vari tessuti normali dell’organismo nonché tra questi ed i tessuti patologici.
Qual'è il principio di funzionamento?
Il principio di funzionamento è semplice: il nostro corpo è fatto per due terzi di acqua, e la quantità di acqua varia a seconda dei tessuti e delle loro eventuali condizioni patologiche. Un potente campo magnetico esterno (“effetto calamita”) costringe le molecole d’acqua del corpo a cambiare stato energetico. Se poi si invia un’onda radio di frequenza, l’energia dei protoni contenuti nelle molecole d’acqua cambia e successivamente ritorna alle condizioni originarie. Le oscillazioni indotte nei protoni possono essere rilevate dall’esterno misurando la densità di molecole in quel punto. Elaborate da un computer, queste informazioni daranno infine una immagine degli organi esplorati su piani multipli dello spazio direttamente acquisiti.
Perché si fa?
È particolarmente utile nella diagnosi delle malattie del cervello, della colonna vertebrale, e del sistema muscolo-scheletrico (articolazioni, osso, tessuti molli) ma anche dell'addome e pelvi e dei vasi.
Prima dell'esame
Non è necessaria alcuna preparazione. È preferibile evitare l'esame nel primo trimestre di gravidanza, salvo casi particolari vagliati dal medico responsabile. Prima dell'esame ad ogni paziente viene consegnata una scheda-questionario, che dovrà compilare e firmare. In particolare dovrà essere accertata la presenza di pace-maker cardiaco, pompe di infusione interne, neurostimolatori, protesi all'orecchio interno che possono subire danneggiamenti sotto l'azione del campo magnetico.
Analogamente possono costituire controindicazione all'esame la presenza di schegge metalliche all'interno del corpo e in particolare in vicinanza degli occhi, clips metalliche a seguito di interventi chirurgici al cervello o al cuore. Oggetti di materiale ferromagnetico immersi in un campo magnetico intenso subiscono forze rilevanti che possono provocarne lo spostamento con conseguente danno ai tessuti, ad esempio nel caso delle schegge che si trovassero vicino a vasi sanguigni; anche in assenza di tale rischio la presenza di materiale ferromagnetico, alterando il campo cui sono sottoposti i tessuti, può degradare l'immagine. Subito prima dell’esame è bene togliere oggetti di metallo, orologio, schede magnetiche (carte di credito, bancomat), trucco al viso, lenti a contatto, chiavi, monete e tutt'altro di metallico indossato. La claustrofobia rappresenta una controindicazione relativa all’effettuazione di un esame RM soprattutto con apparecchi “chiusi”; in questi casi, valutate le eventuali alternative diagnostiche, si provvederà ad eseguire una sedazione più o meno profonda prendendo opportuni accordi con il servizio di anestesia e rianimazione.
Come viene condotto un esame RM
Dopo il colloquio con il medico radiologo, il paziente viene condotto in uno spogliatoio, dove potrà togliersi tutti gli indumenti, eccettuato quelli intimi purché non possiedano parti metalliche; gli verrà fornito un camice ed entrerà nella sala dove effettuerà l'esame. Verrà aiutato dal personale a sistemarsi nell'apparecchiatura e in relazione al tipo di organo da studiare potranno essere posizionate all'esterno del corpo le cosiddette bobine di superficie; poiché si tratta di un cilindro abbastanza stretto ed il periodo di permanenza è discretamente lungo (circa 30 minuti), chi è un pò claustrofobico (soffre cioè quando si trova in ambienti chiusi) dovrà cercare di rilassarsi, magari pensando ad altro. Durante la permanenza nel magnete si udranno rumori molto secchi e forti dovuti all'emissione di onde radio (l'uso di cuffie auricolari potrà essere utile per ridurre il rumore). In ogni caso, anche se nella sala dell'esame il paziente è solo, è sempre collegato tramite microfono con i tecnici e con il medico.
Qualche volta, a discrezione del medico radiologo e in relazione al tipo di patologia da studiare, potrà essere somministrato un mezzo di contrasto contenente Gadolinio per via endovenosa (attraverso un’agocannula posizionata in una vena superficiale).
Terminato l'esame
Dopo l’esame il paziente non deve attenersi a regimi o prescrizioni particolari e può immediatamente riprendere la sua normale attività.