La valvuloplastica aortica percutanea è una procedura utilizzata per il trattamento della stenosi valvolare aortica grave mediante un catetere a palloncino. La procedura viene eseguita in anestesia locale e sedazione con analgesia oppure in alcuni casi selezionati in anestesia generale con intubazione endotracheale.

Si esegue mediante accesso arterioso femorale (all’inguine), radiale o brachiale. Stabilito l’accesso vascolare, si posiziona una guida metallica in ventricolo sinistro, sulla quale viene avanzato il catetere a palloncino per effettuare una o più dilatazioni della valvola aortica. 

Dopo la procedura è raccomandata una permanenza a letto per circa 24 ore. Il tubicino (introduttore) posizionato nell’arteria periferica per introdurre i cateteri, viene rimosso subito, se si chiude l’arteria con sistemi meccanici di emostasi, o dopo qualche ora dalla procedura, secondo il grado di coagulazione del sangue ed i farmaci che sono stati somministrati. Per evitare ematomi e stravasi di sangue è molto importante che il paziente segua scrupolosamente i consigli del medico sul riposo nell’immediato periodo dopo la procedura.