Sole e vitiligine: guida completa per una pelle sana e protetta
In Italia, quasi un milione di persone vive con una condizione dermatologica che, sebbene non metta a rischio la salute, può avere un impatto significativo sulla qualità della vita: stiamo parlando della "vitiligine".
La vitiligine è una delle malattie più diffuse tra quelle che si manifestano con una colorazione anomala della pelle, chiamata in gergo medico "ipopigmentazione". Questa affezione colpisce uomini e donne di tutte le età.
Nel mondo, si stima che circa 100.000 individui lottino con questa malattia, con una maggiore incidenza tra le donne. Ma cosa significa davvero vivere con la vitiligine? Come si manifesta e come può essere gestita? Scopriamolo insieme.
Cos'è e quali sono le principali cause della vitiligine?
La vitiligine è un disturbo causato da un disordine immunitario, la cui manifestazione tipica è una pigmentazione cutanea a macchie bianche provocata dalla carenza di melanina. Recenti studi scientifici nel settore hanno comprovato che il disturbo si verifica quando le cellule dell’organismo attaccano i melanociti, causando la tipica colorazione bianca della pelle, sia sul viso che su altre porzioni, in particolare su mani, gambe e piedi.
Ma questa non è tuttavia l’unica causa: la letteratura scientifica riporta infatti vari casi di vitiligine con cause sconosciute, o altre che si legano con patologie tiroidee, come la tiroidite di Hashimoto. Si pensa infine che il disturbo possa trarre origine anche da condizioni personali di forte stress psicologico.
La vitiligine, a prescindere dalla forma e dalle cause, si riconosce comunque facilmente: il paziente che ne soffre presenta delle macchie bianche più o meno estese sulla superficie cutanea, anche su gomiti e ginocchia.
Vitiligine e sole, che connessione c'è? La fototerapia può aiutare?
In questi ultimi anni la vitiligine viene sempre più curata con la fototerapia, una tecnica che consiste nell’esporre il corpo a una sorgente di luce che emette raggi ultravioletti UVB a banda stretta, allo scopo di stimolare i melanociti inattivi e far tornare le aree colpite dalle macchie bianche al loro normale incarnato.
La fototerapia UVB rappresenta la terapia più moderna per il trattamento di questa patologia, perché se praticata nel modo corretto e prolungato nel tempo è in grado di ridurre notevolmente le chiazze bianche tipiche della vitiligine.
Per ottenere risultati positivi comunque, occorrono pochi minuti di fototerapia per sessione, facendo in modo da aumentare gradualmente il dosaggio e i tempi dell’esposizione rispettando le indicazioni dello specialista in dermatologia.
Quando la malattia è lieve, nel senso che si manifesta in modo poco esteso e intenso, si può tentare di trattarla con una semplice ma breve esposizione solare. Il sole infatti, se preso con una protezione adeguata e al di fuori delle ore più calde della giornata, potrebbe aiutare ad attenuare gli effetti tipici del disturbo.
Va comunque considerato che dove c’è la chiazza bianca mancano i melanociti, per cui esiste il pericolo di ustionarsi facilmente: è sempre bene proteggersi adeguatamente per evitare l’effetto contrario e aggravare la patologia. In molti pazienti, successivamente all’esposizione solare, si può notare una ripigmetazione spontanea della vitiligine nel 20% dei casi, ciò significa che il sole può essere dannoso e vantaggioso al contempo, per cui è bene esporsi sempre protetti e applicare il buon senso, evitando l’esposizione ai raggi del sole negli orari meno indicati.
La protezione solare per chi ha la vitiligine
Le persone che soffrono di vitiligine possono esporsi al sole ma con alcuni accorgimenti importanti: devono sempre usare fattori di protezione molto elevati, creme o lozioni ad alta protezione contro i raggi solari (in particolare i fotoprotettori attivi, per aree cutanee depigmentate a protezione UV), cappelli, occhiali e indumenti adatti a proteggere la pelle interessata dalle macule bianche tipiche di questa malattia. L’esposizione al sole non deve mai avvenire nelle ore centrali della giornata. Si tratta di precauzioni utili a tutti, ma che devono essere osservate soprattutto da chi soffre di questa patologia.
Trattamenti efficaci per la vitiligine
Essendo una malattia autoimmune, una cura definitiva per la vitiligine non esiste, ma si può trattare con successo con una serie di trattamenti medici efficaci in base all’estensione della malattia e all’età del paziente.
Esistono vari approcci terapeutici mirati a gestire e migliorare questa condizione cutanea. Tra le opzioni di trattamento più utilizzate ci sono terapie mediche, trattamenti locali e metodiche di stimolazione della melanina.
In base ai casi infatti, soprattutto se le lesioni che manifesta il soggetto sono molto ridotte o limitate a un solo distretto corporeo, si preferisce intervenire con terapie locali che prevedono l’uso di cortisone e derivati della vitamina "D". In alcuni casi si prediligono farmaci biologici. Se le lesioni sono molto estese, invece, e il paziente ha più di 12 anni, si può intervenire con la microfototerapia: si tratta di una sorgente di luce costituita da raggi ultravioletti UVB, che se diretta nelle parti del corpo interessate dalla vitiligine può dare buoni risultati nel tempo.
Prima di decidere la terapia più adeguata al singolo paziente è importante valutare in che fase si trova lo stesso, se è ancora all’esordio o in fase di progressione o quiescenza. Se la mattia è in "attività", infatti, è consigliabile curarla usando il cortisone, mentre quando è in una fase stabile è necessario stimolare i melanociti (le cellule dell’epidermide), utilizzando prodotti mirati per via sistemica.
Sarà il dermatologo a valutare come intervenire valutando la situazione personale del paziente. Nella stagione estiva si può provare a curare la malattia con una semplice esposizione al sole, anche se i farmaci sono sempre necessari nel caso in cui la forma di vitiligine da cui è affetto il soggetto è particolarmente intensa e diffusa.
Le parti più difficili da curare sono mani e piedi, in particolar modo quando la vitiligine è molto estesa.
Le terapie per la vitiligine spaziano dalla fototerapia all'uso di farmaci specifici. Consultare un dermatologo è essenziale per determinare la terapia più adatta a ciascun paziente in base alla sua situazione personale
Per coloro che desiderano ampliare la loro conoscenza sulla vitiligine, suggeriamo di fare riferimento alle seguenti fonti scientifiche:
- American Academy of Dermatology (AAD): L'Academy of Dermatology è una fonte di autorità per informazioni sulla dermatologia, inclusa la vitiligine. Il loro sito web e le linee guida sono affidabili.
- National Institute of Arthritis and Musculoskeletal and Skin Diseases (NIAMS): Questo istituto, parte dei National Institutes of Health (NIH) degli Stati Uniti, fornisce informazioni di ricerca sulla vitiligine.
- World Health Organization (WHO): L'Organizzazione Mondiale della Sanità può fornire dati epidemiologici e informazioni generali sulla vitiligine.
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