MEDICI
Scatasta Mauro
Pneumologo
Cpap – acronimo di Continuous Positive Airway Pressure – in italiano significa Pressione Positiva Continua delle vie aeree e la traduzione dà già l’idea della sua azione. In pratica, l’apparecchio eroga aria che mantiene aperte le vie aeree ed evita che le strutture anatomiche responsabili delle apnee abbiano lo stato di rilassamento che induce il disturbo. In questo modo, la persona può dormire tranquillamente perché respira bene e di giorno è vigile e attivo, senza episodi di sonnolenza e i problemi di memoria e di attenzione. La terapia ventilatoria Cpap inoltre non ha effetti collaterali, tranne uno stato di secchezza delle prime vie aeree. In genere è un disturbo che si risolve da sé nell’arco di qualche giorno: in caso contrario, viene installato l’umidificatore che umidifica l’aria generata dal dispositivo.
La Cpap può essere prescritta solo dallo specialista, che sceglie il modello più adatto al singolo paziente, in modo da evitare che interferisca con la qualità del sonno. Il medico inoltre è fondamentale per il training: la persona deve imparare infatti come indossare correttamente la maschera e come svolgere la manutenzione giornaliera dell’apparecchiatura. Tutti i modelli hanno dimensioni contenute, tanto che la Cpap viene tenuta sul comodino accanto al letto.
Nessuna preparazione.
Pneumologo