A cura della Dott.ssa Gabriella Durante Martina, specialista in Radiologia e RMN
Il Poliambulatorio Dalla Rosa Prati si è recentemente dotato di un mammografo digitale, strumento che rappresenta una sorta di evoluzione della mammografia convenzionale, l’esame più importante per la diagnosi di carcinoma della mammella.
L’avvento della tecnologia digitale ha modificato profondamente la nostra vita e le nostre abitudini. Anche in medicina, ed in particolare in radiologia, l’utilizzo di immagini ottenute con tecniche digitali è ormai ampiamente entrato nella pratica quotidiana.
La mammografia digitale consente di eseguire indagini diagnostiche maggiormente accurate rispetto alla tecnica mammografica tradizionale, con rilevamento del 20% in più dei tumori in fase precocissima.
Dalle ultime ricerche è emerso che i nuovi macchinari sono fondamentali per diagnosticare i tumori ancora non invasivi,riconoscibili per la presenza di microcalcificazioni, che a volte sfuggono ai macchinari analogici, permettendo così alle donne di iniziare la terapia con largo anticipo. La differenza sostanziale tra mammografia analogica (cioè tradizionale) e mammografia digitale è che in quest’ultima l’immagine viene visualizzata su un monitor in tempo reale, con lettura del quadro radiologico tramite computer. L’immagine quindi può essere opportunamente modificata variando alcuni parametri (contrasto, luminosità, ingrandimento) col risultato di ottenere una corretta visualizzazione di ogni area della mammella. Il rendimento complessivo è sicuramente superiore al sistema convenzionale, poichè nel caso specifico si riescono ad ottenere immagini di ottima qualità diagnostica, con una minore dose di radiazioni. Pertanto viene ridotto il problema, come invece accade con tecnica traizionale, della ripetizione di esami non diagnostici perchè non correttamente esposti. Si riduce quindi la dose di radiazioni somministrate, fattore questo particolarmente importante in mammografia, in quanto l’indagine, per essere efficace ai fini della prevenzione, deve essere ripetuta periodicamente ogni 1-2 anni e precisamente ogni anno dai 40 ai 49, ogni due anni dai 50 ai 74 anni.
Il tumore della mammella è la causa principale di morte nelle donne dell’Europa Occidentale: il rischio aumenta rapidamente con l’età raggiungendo un tasso annuo superiore ai 150 casi per 100.000 donne in epoca menopausale, per poi continuare a crescere più lentamente, fino in tarda età.
La diagnosi precoce e il trattamento adeguato, riducono sensibilmente la mortalità.
Articolo estratto da Polinews 11 – marzo 2012