Abbiamo già visto di cosa si occupa la proctologia e quando sia bene sottoporsi ad una visita proctologica (infiammazioni di vario genere, prurito anale, ecc).
Vediamo quali sono i problemi più comunemente trattati al Poliambulatorio Dalla Rosa Prati.
Ascesso Anale o Ascesso Perianale
È una raccolta di pus circoscritta o in prossimità dell’ano o nell’ultima parte del retto. La cute è tesa, arrossata e dolente.
In genere si tratta del risultato di un processo di flogosi aspecifica a carico delle ghiandole situate all’interno del canale anale.
In condizioni normali, il compito di tali ghiandole è quello di produrre una sostanza mucosa che agevoli il passaggio delle feci ma alcune situazioni quali
- colite,
- diverticolite,
- interventi chirurgici in loco,
- malattie infiammatorie dell’intestino (in genere),
- stipsi o
- traumatismi
possono infiammarsi.
Fistole Anali
Le fistole anali sono minuscoli canali infetti che si formano tra la cute dell’ano e quella del retto circostante in caso di ascesso anale non adeguatamente trattato.
Coccigodinia
Un’anomala mobilità del coccige può innescare un doloroso processo infiammatorio che può dare origine ad una degenerazione a carico dei tessuti limitrofi: questa è una delle cause più frequenti di coccigodinia.
Questo tipo di dolore al bacino è più frequente nelle donne 40’enni.
Emorroidi
Si tratta di morbide escrescenze riccamente vascolarizzate situate nella parte terminale del retto che hanno la capacità di aumentare e/o diminuire il proprio volume favorendo la continenza delle feci.
Quando si gonfiano in maniera anomala danno origine ai sintomi della malattia emorroidaria e vengono percepite dal paziente.
Questa patologia coinvolge:
- le vene emorroidali (che si dilatano eccessivamente formando delle varici) e
- le strutture di sostegno del canale ano-rettale (che slittano verso il basso spingendo le emorroidi che prolasseranno verso l’esterno).
I fattori di rischio alla base di queste alterazioni sono:
- la predisposizione genetica,
- uno stile di vita poco sano,
- una gravidanza,
- episodi di stipsiricorrenti o, al contrario, di diarrea.
Almeno una volta nella vita, circa il 90% delle persone sperimentano questo fastidioso inconveniente; ciononostante, è sempre bene rivolgersi ad un medico specialista in modo da verificare che non esistano patologie più importanti anche se latenti.
Incontinenza Fecale
Con questo termine si indica una parziale o totale perdita di controllo dello sfintere anale con conseguente rilascio involontario di feci (liquide o solide) e di gas.
Si tratta di un problema di rilevanza sociale in quanto grava in maniera negativa sia sulle relazioni interpersonali che sulle attività lavorative.
Ipertrofia Prostatica
O adenoma della prostata. È molto comune superati i 50/60’anni in quanto la parte centrale della prostata tende ad ingrossarsi
- sia con il naturale trascorrere della vita
- che con l’aumentare degli estrogeni verso il periodo di andropausa (la prostata presenta moltissimi recettori specifici per questo ormone).
Polipi Intestinali
Sono soffici rilievi, generalmente benigni, che si formano sulla mucosa del colon e del retto.
Oltre il 40% degli ultra 60’enni presenta questo tipo di lesione. È bene, dunque, sottoporsi ad un esame colonscopico di routine e ad un eventuale asportazione di tali escrescenze in modo che non evolvano in maniera maligna.
Qualora si registrassero casi di famigliarità con cancro all colon o con poliposi il primo screening dovrebbe essere effettuato già a partire dai 40’anni.
Prolasso rettale
Consiste nella fuoriuscita di una porzione del retto ben visibile all’esterno dell’ano, probabilmente causata da un indebolimento generale dei muscoli del pavimento pelvico.
A seconda
- della gravità del prolasso,
- di eventuali malattie ad esso associate,
- dell’età e
- dello stato di salute generale,
si opterà per un intervento conservativo e/o chirurgico.
Ragadi Anali
Sono piccole e profonde abrasioni della cute che interessano prevalentemente gli orifizi organici come bocca ed ano.
Durante i periodi di stitichezza, l’intestino assorbe quasi completamente il liquido dalle feci che permangono al suo interno per diversi giorni; il risultato è che, passato il problema, la persona evacuerà grandi quantità di feci indurite. L’eccessiva dilatazione durante il passaggio di queste, può provocare un piccolo taglio nell’apertura anale che, a causa dell’abbondante innervazione presente in questa zona, diventa particolarmente doloroso.