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L’IMPORTANZA DI DORMIRE BENE

Lunedì 12 Maggio 2014

Articolo a cura dell Dott.Stefano Mazzacurati, psichiatra e psicoterapeuta

 

Il sonno è salute: dormire bene il giusto numero di ore è importante non solo per potersi riposare, ma per assicurare un buon equilibrio fisico e mentale.

 

Il sonno è uno stato fisiologico vitale periodico. Armonizza corpo e ambiente (ciclo luce buio, relazioni sociali, clima), ottimizza temperatura e funzioni neuro endocrino immunitarie, energie psicofisiche, pensiero, memoria, attenzione, concentrazione. Dura in media 7-8 ore e il modo di dormire varia da persona a persona: i gufi posticipano il sonno, si svegliano tardi e talvolta hanno più stanchezza diurna. Le allodole anticipano il sonno coricandosi e alzandosi presto, faticano meno al lavoro ma limitano le proprie relazioni sociali serali. Un buon sonno lo si riconosce al risveglio grazie al senso di sazietà e riposo, sensazioni che a molti sono precluse.

L’insonnia è un disturbo che in Italia colpisce quasi 12 milioni di persone, spesso sintomo di altre patologie oppure, se isolata, una vera malattia in sé, con diverse sfumature: insonnia di addormentamento, spesso da ansia; intermedia, quando il sonno si interrompe per sintomi dolori o stimoli fisici; terminale, con risvegli precoci, a volte causata da depressione. Spesso, però, l’insonnia è dovuta a una cattiva igiene del sonno.

Per una “buona notte” il consiglio è di coricarsi quando il sonno serale compare e di alzarsi sempre alla stessa ora, anche alla domenica. Alla sera, poi, sarebbe meglio evitare stress, concentrazione al computer o al cellulare, esercizio fisico intenso, cibi pesanti e piccanti. Da limitare anche caffè, alcolici e fonti di rumore. La stanza non deve essere né troppo fredda né troppo calda, il materasso in buone condizioni e il cuscino comodo. Per i bambini e gli anziani, spesso una luce molto tenue è meglio del buio. Ogni caso, tuttavia, fa storia a sé e va valutato singolarmente.

Altri disturbi del sonno sono le parasonnie, ovvero disturbi episodici parossistici, comportamentali o vegetativi, più frequenti nel bambino (enuresi, sonnambulismo, gambe senza riposo) all’inizio, a metà o al termine della notte. Le ipersonnie, invece, sono un aumento di quantità o di profondità del sonno, frequenti in depressioni, apnee, patologie neurologiche. Per curare l’insonnia è bene arrivare ai farmaci gradualmente, dopo un’accurata indagine medica. In alternativa, e prima dei farmaci, si possono bere tisane a base di forti preparati di erbe come tiglio, camomilla, valeriana, passiflora, melissa (biancospino se tachicardia), colte fresche e preparate da un serio erborista. In alcuni casi può essere utile una psicoterapia breve.

 

Estratto da “Il Magazine del Poliambulatorio Dalla Rosa Prati” Aprile 2014

L’importanza di dormire bene