Quale momento migliore delle festività natalizie per parlare del gioco e dell’importanza che questo riveste nella vita e nella crescita dei nostri figli?
Il Natale è infatti l’occasione per eccellenza per regalare ai bambini il giocattolo tanto desiderato. Vediamo allora insieme perché il gioco, in realtà, è una cosa seria.
Il gioco, durante tutta la nostra vita, rappresenta infatti il mezzo privilegiato per esprimere in completa libertà quello che siamo e quello che vorremmo essere. Non solo i bambini, ma anche gli adulti utilizzano questo mezzo; l’unica cosa che cambia, con il passare del tempo, sono i “giocattoli” che privilegiamo.
Non solo una pratica utile per la costruzione della personalità dell’individuo, il gioco aiuta ad acquisire la capacità di fare esperienza e di esprimere la nostra creatività.
Proprio attraverso il gioco, il bambino è in grado di muovere i primi passi verso l’esperienza di autonomia dalla madre, favorendone quindi la crescita: i cosiddetti “oggetti transazionali” rappresentano i primi strumenti che permettono al lattante di esplorare il mondo al di fuori del suo rapporto simbiotico con la madre.
Il gioco varia infatti con le fasi dello sviluppo. Dai primi giochi del lattante, che coinvolgono la bocca, le mani, la vista e, più in generale, l’intera superficie del proprio corpo, si passa alla ricerca di oggetti con caratteristiche simili alla madre: è il caso di orsacchiotti o cuscini.
La fase successiva riguarda la ricerca di oggetti in grado di esprimere i sentimenti che il bambino prova: attraverso la cura o, viceversa, il maltrattamento di determinati giochi il bambino cerca di “mettere in scena” i propri stati d’animo.
Pian piano, l’interesse del bambino si orienta verso tutti quegli oggetti che gli permettono di esplorare e conoscere le attività motorie piacevoli, ovvero tutti quei giochi (o oggetti di uso quotidiano) che gli permettono di riempire/svuotare, oppure aprire/chiudere o ancora costruire o distruggere.
Da un certo punto in poi, l’attività ludica si trasforma in un momento di piacere per la buona riuscita di un compito, che sia il fare un disegno piuttosto che costruire qualcosa. Un piacere che deriva non solo dal completare il compito, ma anche dal mostrarlo ai propri genitori.
È quindi importante, in conclusione, che i genitori individuino i giochi più adatti ai bisogni del bambino in ogni fase del suo sviluppo: non è importante il giocattolo in se, ma ciò che esso significa per il bambino.
(Fonte: salute.gov.it)