Articolo a cura del Dott. Luigi Fecci, specialista in pneumologia e in igiene
Polveri sottili? Nulla in confronto all’aria malsana che si respira in casa. Lo dice uno studio effettuato da Vida Sherifi, una ricercatrice dell’Università di Sheffield che ha messo a confronto una casa di campagna e due di città.
Se nel primo caso non c’era traccia d’inquinamento indoor, negli appartamenti del centro l’inquinamento era tre volte superiore a quello esterno. La casa di campagna, che è stata analizzata a Sheffield, è antica, con muri di pietra e infissi e mobili di legno che permettono uno scambio continuo di aria fra ambiente interno ed esterno: il contrario delle case controllate in città. Queste ultime, costruite per favorire il risparmio energetico (con coibentazione dei muri e doppi vetri), non hanno un adeguato ricambio dell’aria.
Le cause dell’inquinamento interno – lo hanno dimostrato gli studi effettuati in questi anni – sono da attribuire a diversi fattori, principalmente allo scarso ricambio d’aria o al sovraffollamento. Subito dopo vengono inquinanti interni derivati dall’uso di fotocopiatrici, fumo di sigarette, prodotti di combustione, prodotti per la pulizia della casa, sostanze usate per la fabbricazione dei mobili, inquinanti esterni, virus e funghi che penetrano attraverso gli impianti di condizionamento.
Gli effetti sulla salute sono negativi. Alcune sostanze agiscono solo irritando le mucose degli occhi o delle vie aeree, altre provocano malattie allergiche come l’asma o le alveolite allergiche estrinseche. Ci sono poi le malattie infettive causate da batteri, virus o funghi che colpiscono di solito le vie aeree con manifestazioni cliniche più o meno gravi che vanno dal semplice raffreddore alla bronchite o alla polmonite. Tipica è la legionellosi, una grave polmonite causata da un germe che cresce nei condizionatori e negli impianti idraulici.
Oltre alla responsabilità dell’individuo che deve mantenere pulita e in condizioni di sana vivibilità la propria casa, c’è quella di costruttori e architetti, sempre più sensibili al problema, pertanto attenti a progettare e ristrutturare edifici secondo norma e con una seria attenzione alla scelta dei materiali.
Estratto da “Il Magazine del Poliambulatorio Dalla Rosa Prati” Giugno-Agosto 2013