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FACCIAMO CHIAREZZA SUL NUOVO CONTRACCETTIVO SOTTOCUTANEO

Martedì 13 Settembre 2011

Come annunciato nell’articolo pubblicato in data 24 agosto 2011 dal titolo “Il contraccettivo sottocutaneo arriva anche in Italia”, proponiamo di seguito le risposte alle domande più frequenti che le donne italiane si pongono in relazione all’inserimento del bastoncino sotto cute.

 

Cos’è e come funziona il contraccettivo ormonale sottocutaneo?

Si tratta di un bastoncino morbido, flessibile, lungo 4 cm e largo 2 mm, che viene inserito a livello sottocutaneo nella parte interna del braccio. È realizzato con una plastica speciale denominata etinil-vinil-acetato e al suo interno contiene il principio attivo, un ormone progestinico chiamato etonogestrel.
L’impianto è stato pensato per rilasciare in maniera continua una piccola dose di questo ormone, sufficiente ad inibire completamente l’ovulazione ed evitare quindi gravidanze per un periodo di tempo fino a 3 anni.

 

Come agisce il contraccettivo?

L’etonogestrel è un metabolita attivo del progestinico desogestrel, molecola di provata efficacia utilizzata anche in altri contraccettivi, che inibisce completamente l’ovulazione, prevenendo il picco di LH di metà ciclo. Previene la maturazione della cellula uovo nelle ovaie e il suo rilascio a metà ciclo.
L’ormone contenuto nel contraccettivo sottocutaneo ispessisce inoltre il muco cervicale, rendendo più difficile il raggiungimento della cellula uovo da parte degli spermatozoi.

 

Qual è il suo grado di efficacia?

Il contraccettivo garantisce un’efficacia superiore al 99% per un periodo di 3 anni, più affidabile rispetto ai contraccettivi orali.

 

Il contraccettivo sottocutaneo si può inserire in qualsiasi momento?

La scelta del momento in cui inserirlo dipende dal tipo di contraccezione adottata fino a quel momento. Se non ha adottato alcuna contraccezione ormonale nell’ultimo mese, l’impianto dovrà essere inserito tra il primo e il quinto giorno del naturale ciclo mestruale.
Nel caso di un contraccettivo ormonale combinato (pillola, cerotto, anello), l’impianto idealmente dovrebbe avvenire il giorno successivo all’ultima assunzione e, in ogni caso, entro l’ultimo giorno dell’intervallo senza pillola o della pillola placebo, cerotto o anello.
Nel caso di contraccettivo iniettabile, l’inserimento dell’impianto deve avvenire lo stesso giorno dell’iniezione successiva. Le donne che utilizzano la pillola solo progestinica possono richiedere l’inserimento dell’impianto in qualunque giorno.

 

Perché viene inserito nel braccio?

Per evitare i grandi vasi sanguigni e i nervi che si trovano più in profondità nel tessuto connettivo tra i muscoli del bicipite e del tricipite.

 

Si vede una volta inserito?

No, ma risulta individuabile abbastanza facilmente, sotto pelle, con una leggera palpazione. Essendo radiopaco inoltre, può essere visualizzato mediante una radiografia o una TAC.

 

Una volta inserito può spostarsi all’interno del corpo?

Quando è inserito correttamente il contraccettivo ormonale sottocutaneo rimane nella posizione originaria.

 

Cosa succede se si tiene il bastoncino sottocute per più di 3 anni?

se viene lasciato per un periodo superiore a quello indicato, l’impianto ha un’efficacia contraccettiva ridotta, facendo quindi aumentare per la donna il rischio di una gravidanza.

 

Cosa ne pensano i ginecologi dell’inserimento sottocutaneo?

Rispetto alla precedente versione del contraccettivo sottocutaneo, ampiamente utilizzata in Gran Bretagna e in Francia, questa nuova versine è dotata di un nuovo applicatore molto più maneggevole e funzionale, a tutto vantaggio dell’inserimento dell’impianto contraccettivo. La struttura e la facilità d’uso del contraccettivo sottocutaneo nella sua nuova versione sono state valutate in uno studio aperto condotto in 23 centri internazionali. Le utenti incluse nello studio hanno indicato un livello di soddisfazione del 100% con un tempo medio d’inserimento pari a 28 secondi.
Inoltre, questa nuova versione è radiopaca: contiene infatti 15 mg di solfato di bario, una sostanza atossica che consente la localizzazione dell’impianto anche con radiografie e TAC oltre che con ecografie e risonanza magnetica.

 

Perché l’inserimento e la rimozione devono essere eseguiti da ginecologi “certificati”?

Perché si tratta di una procedura particolare che richiede la somministrazione di anestesia locale e di una piccolissima incisione con localizzazione specifica nel braccio della paziente. L’addestramento è anche l’occasione per apprendere una serie d’informazioni cliniche che hanno pari importanza rispetto alle competenze tecniche.

Facciamo chiarezza sul nuovo contraccettivo sottocutaneo