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GLI ESAMI IN GRAVIDANZA (2)

Lunedì 21 Gennaio 2013

Articolo a cura del Prof. Dandolo Gramellini, ginecologo

 

Analizzando più da vicino i contenuti delle Linee guida per la gravidanza fisiologica, ma comunque limitandoci alla gravidanza esente da particolari patologie e fattori di rischio, in tema di “Screening delle infezioni”, argomento particolarmente rilevante oltre che molto “sentito” dalle future mamme, viene suggerita l’opportunità di eseguire, all’inizio della gravidanza, una urinocoltura. Spetterà ai singoli professionisti, alle Regioni e alle Aziende Sanitarie, farle proprie con lo scopo di trattare con antibiotici le donne affette da batteriuria asintomatica, comportamento che riduce enormemente la possibilità di infezioni complicate (pielonefriti) in corso di gestazione.

Sempre in tema di infezioni, il virus dell’ immunodeficienza acquisita (human immunodeficiency virus: HIV), che in Italia infetta circa 3500-4000 persone all’anno, deve essere ricercato all’inizio della gravidanza, come previsto dal decreto Bindi, ma necessariamente ripetuto anche alla fine per consentire di programmare, nelle donne risultate positive, i provvedimenti efficaci nel ridurre il rischio di trasmissione dell’infezione da madre a figlio.
Lo stesso comportamento con le stesse finalità va seguito nei confronti della infezione da treponema (sifilide o lue), consigliando possibilmente un test specifico (TPHA oltre che VDRL) da eseguire, anche in questo caso, all’inizio ed alla fine della gravidanza. Lo streptococco di gruppo B (Streptococcus agalactiae, GBS) è una delle principali cause di severa infezione neonatale. Il batterio può essere presente nel tratto gastrointestinale o genitale della donna in maniera sintomatica o asintomatica. La prevalenza tra le donne in gravidanza è risultata di 10-30% negli USA e di 28% nel Regno Unito.

Nell’area nordorientale dell’Italia, uno studio di popolazione ha stimato una prevalenza di donne positive per GBS pari a 17,9%. La colonizzazione batterica materna intraparto è un fattore di rischio per la malattia precoce neonatale che può manifestarsi con polmonite, meningite, sepsi, morte. Circa 80% delle sepsi neonatali da SGB è dovuta a trasmissione durante il travaglio e il parto. Alla luce di tali premesse, appare importante effettuare la ricerca di tale microorganismo su tutte le gravide, mediante tampone vaginale e rettale, a 36-37 settimane, riservando il trattamento antibiotico intra-parto alle pazienti risultate positive.

Alcune raccomandazioni interessanti sono riferite allo “Screening dei problemi ematologici” laddove si parla di anemia, evento abbastanza comune nel corso della gestazione, alla luce dell’aumentato fabbisogno di ferro che caratterizza tale condizione. In realtà le Linee Guida non modificano sostanzialmente le tempistiche previste per le  indagini emocromocitometriche che sono suggerite entro 13 settimane, alla 28° settimana ed eventualmente tra la 33° e la 37° settimana. La piccola novità è riferibile alla definizione del valore di Emoglobina da considerare anomalo e quindi meritevole di ulteriori approfondimenti ed eventuali terapie: inferiore agli 11 g/100 ml  fino a 12-13 settimane ed inferiore a 10.5 g/100 ml dopo la 28° settimana.
Tali valori “soglia” sono necessari in relazione alle modificazioni tipiche della gravidanza, in particolare la emodiluizione conseguente all’aumento del volume plasmatico materno, fino al 50%, e della massa eritrocita ria che solitamente è intorno al 20%.

Nell’ipotesi che dall’esame emocromocitometrico emerga un contenuto di Emoglobina corpuscolare media (MCH) inferiore ai  27 picogrammi, deve essere eseguito uno screening delle emoglobinopatie preferibilmente mediante una cromatografia liquida ad alto rendimento (HPCL). Ciò soprattutto in considerazione dell’elevata prevalenza che le emoglobinopatie, ampio ventaglio di patologie ereditarie che possono essere anche molto gravi,  presentano nei paesi del bacino mediterraneo. Nell’ipotesi che la gravida sia identificata come portatrice, deve essere immediatamente indagato anche il partner.

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