Che cos’è l’ecocolordoppler?
Si tratta di una tecnica non invasiva di diagnostica per immagini che permette la visualizzazione ecografica dei vasi sanguigni e lo studio del flusso ematico. In particolare, tramite l’ecocolordoppler è possibile vedere il movimento nei vasi e studiare il quantitativo di sangue che giunge ad un organo o struttura.
Questa metodica si rivela molto utile nella diagnostica delle patologie vascolari, permettendo di monitorare nel tempo stenosi arteriose e venose, aneurismi, trombosi e insufficienze venose.
Come prepararsi all’esame
Se è necessario sottoporsi ad un ecocolordoppler agli organi superficiali (muscoli, tiroide, mammelle, articolazioni) non è necessaria nessuna particolare preparazione.
Nel caso in cui la zona da sottoporre a controllo fosse quella dell’addome superiore, è necessario il digiuno nelle 6 ore precedenti l’esame.
Per lo studio dell’addome inferiore invece (vescica, utero, prostata, ovaie), è necessario che la vescica sia ben piena.
Come si svolge
L’ecocolordoppler è un esame che non reca alcun dolore o fastidio.
Il medico fa distendere il paziente, denudato nella parte da esaminare, su di un lettino e lo spalma con un gel denso per eliminare le bolle d’aria . Dopodichè, tramite la sonda appoggiata sulla regione da esaminare, procederà con la visualizzazione delle immagini.
A seconda della zona da esaminare, al paziente verrà richiesto di non muoversi o di trattenere il respiro per qualche istante, in modo da ottenere delle immagini ferme e nitide.
Cosa fare dopo l’esame
Terminato l’esame, non è necessaria nessuna particolare precauzione e il paziente può lasciare la clinica e riprendere le sue consuete abitudini.