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DONNE CON LA VALIGIA

Venerdì 13 Febbraio 2015

Articolo a cura di Lorena Paolucci, medico chirurgo

 

Sono le donne che oltrepassano i confini per andare lontano: scavalcano le barriere culturali e partono per soddisfare la curiosità di conoscere, attraverso il mondo, chi sono veramente. In viaggio da sole, o con un compagno sono sempre di più le “signore” con la valigia, dalla solida formazione culturale, poliglotte, determinate.

Tra le precauzioni in viaggio femminili, l’igiene intima: prodotti giusti e buone abitudini per evitare infezioni e irritazioni. Non a caso, secondo un sondaggio condotto da Infasil e dall’Associazione Ostetrici e Ginecologi Ospedalieri Italiani, sono proprio le infezioni intime a “infastidire” di più i 6 milioni di donne che viaggiano. Seguendo, invece, semplici accorgimenti si evitati qualsiasi disturbo.

Quando si passano molte ore in auto, in treno o in aereo è utile avere sempre con sé salviettine specifiche per l’igiene intima, indossare biancheria in cotone o comunque in fibre naturali non colorate. Una volta a destinazione, anziché usare il sapone dell’hotel è importante utilizzare un prodotto specifico per l’igiene intima, meglio se a pH acido, che faccia poca schiuma e non contenga profumazioni.
Per le donne in menopausa e le bambine invece è meglio un detergente neutro, come il pH “intimo” a queste età.

Se si è particolarmente soggette alle infezioni e alle irritazioni, un detergente antibatterico può essere efficace. In questo caso, mai viaggiare senza un kit di pronto intervento in caso d’infezione: creme, candelette vaginali, lavande e medicinali.

Se il viaggio comprende una sosta al mare è buona abitudine indossare sempre un costume asciutto, non sedersi direttamente sulla sabbia perché si può favorire la crescita e la trasmissione di germi nocivi e lavarsi con acqua dolce per togliere i residui di sabbia e sale.

Se si viaggia durante la gravidanza (supposto che la gravidanza non sia complicata e che la salute della donna sia buona), evitare Paesi a rischio malaria, soggiorni in aree remote e ad altitudini superiori ai 3000 metri. Attenzione, inoltre, a infezioni intestinali violente da acqua contaminata: meglio bere acqua da bottiglie sigillate, verdura cotta e frutta con la buccia.

 

Estratto da “Il Magazine del Poliambulatorio Dalla Rosa Prati” Dicembre 2014

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