A cura della Dott.ssa Silvana Caronna, diabetologa e nutrizionista
L’avvicinarsi dell’estate suscita la voglia di perdere, magari velocemente e senza troppi sacrifici, i chili in più accumulati durante l’inverno. Sfogliando le riviste ed ascoltando le pubblicità televisive, si viene invogliati a seguire programmi dietetici che facilmente ed in poco tempo consentono di raggiungere l’agognato obiettivo di una taglia in meno. Quest’anno, alle solite, ormai note diete reclamizzate si sono aggiunte la dieta Dukan e la dieta tisanoreica.
Ma sono davvero così efficaci e non danno problemi di salute come promettono? Vediamo di che si tratta.
DIETA DUKAN: in 4 fasi, promette un calo di 10 kg in 100 giorni; si possono assumere solo 100 alimenti, 72 dei quali solo proteici, mentre i rimanenti sono rappresentati da frutta e verdura. Nella prima delle 4 fasi gli unici alimenti consentiti, in quantità libera si possono scegliere tra i 72 proteici mentre nella fase successiva si possono aggiungere quelli scelti tra gli altri 28. Per tutta la vita bisogna, una volta completato tutto l’iter dietetico, assumere, 1 giorno la settimana, solo proteine e tutti i giorni 3 cucchiai di crusca d’avena, che inibisce la fame e riduce l’assorbimento dei nutrienti (ma anche dei micronutrienti, come vitamine, sali minerali e dei farmaci). Naturalmente è molto squilibrata, e rischiosa per l’eccessivo carico proteico a livello renale, pertanto controindicata ad ipertesi, ipercolesterolemici, soggetti con patologie renali anche non note.
DIETA TISANOREICA: si basa sull’eliminazione totale dei carboidrati e di buona parte dei lipidi, sostituiti da prodotti “tisanoreici”, contenenti disciolti aminoacidi e fitoestratti. Questa dieta provoca chetosi, a causa dell’alto apporto di grassi e proteine, e può causare gravi problemi soprattutto a livello renale ed epatico, nonché una serie di sintomi sgradevoli quali cefalea, alitosi ecc…
Entrambe queste diete ma soprattutto la tisanoreica, proprio per i rischi legati al suo utilizzo, non possono essere seguite che per pochi giorni, specie nella fase iniziale, ed inoltre se ne consiglia l’utilizzo solo sotto sorveglianza medica (da reperire presso i loro centri), ed è controindicata, per loro indicazione scritta, nelle “insufficienze epatica e renale, nelle gravi problematiche cardiache” oltre che, per fortuna, nel diabete di tipo 1 insulinodipendente.
Insomma, in entrambi i casi si tratta di diete squilibrate, che comportano un rischio per la salute, quindi è senz’altro meglio utilizzare altre strade, più sane e sicure, per raggiungere un peso forma. Affidiamoci a diete personalizzate, equilibrate nei componenti, che rispettino i fabbisogni e le abitudini alimentari, accompagnate da un’attività fisica costante che aiuti a perseguire gli obiettivi ed a stabilizzare il peso ottenuto, sotto il controllo del medico curante e dello specialista dietologo.