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CELLULITE STEP BY STEP

Giovedì 17 Luglio 2014

Articolo a cura della Dott.ssa Lorena Paolucci, specialista in chirurgia estetica

 

Il nome scientifico è “panniculopatia edematofibrosclerotica”, tradotto: cellulite. Ovvero uno stato infiammatorio del tessuto adiposo sottocutaneo che colpisce in modo democratico 9 donne su 10. Le cause? Sono molteplici, genetico costituzionali, ormonali, della circolazione e comportamentali. Ecco come intervenire.

 

Gonfiori, edemi, cellulite: se si escludono disfunzioni cardiovascolari, renali o patologie alla vescica o al fegato, piuttosto che reazioni allergiche, spesso la ritenzione idrica è causata da uno stile di vita scorretto sul quale è possibile intervenire, ben inteso che per prendersi cura della propria pelle è indispensabile avere cura del proprio corpo nella sua totalità: uno stile di vita sano, un’alimentazione adeguata, un assetto ormonale ben equilibrato costituiscono le basi per il benessere psico-fisico.

Il tipico aspetto a buccia d’arancia che si localizza su cosce, fianchi e glutei è dovuto all’aumento del numero e del volume delle cellule adipose del tessuto sottocutaneo (sono 35 miliardi nel corpo femminile contro i 28 dell’uomo). Alterazioni che a loro volta portano a un’ulteriore compressione del microcircolo e a un maggiore ristagno dei liquidi. È un tema declinato al femminile per fattori genetico-costituzionali e per la produzione di ormoni ed estrogeni.  Inizia a manifestarsi già dopo la pubertà (un’adolescente su tre) per poi peggiorare: gli stadi evolutivi sono tre, caratterizzati da una progressiva degenerazione dei tessuti.

Tra le prime cose da indagare quando il disturbo prende una brutta piega c’è la funzionalità ormonale. Uno specialista in endocrinologia potrà valutare la funzionalità della tiroide, il metabolismo glicemico e l’attività dell’insulina.  Poi, da uno specialista in venereologia, si potrà definire il buon funzionamento o meno del microcircolo venolinfatico deputato al drenaggio dei liquidi e alle sostanze di “scarto”. L’ecodoppler in questo caso è un prezioso strumento di diagnosi. A questo si deve aggiungere una consulenza da un bravo nutrizionista. Un’alimentazione sana, varia ed equilibrata è sicuramente fondamentale: tra i “nemici” della cellulite, il sale, zuccheri raffinati e grassi saturi, alcolici, caffè, il fumo e la disidratazione. Dal menu non devono mai mancare frutta e verdura fresche o cotte al vapore e alla griglia per meglio preservarne i nutrienti, frutta secca e olio di oliva, carne, pesce, un uso moderato dei formaggi e pane, pasta e riso consumati nella prima parte della giornata. Una corretta idratazione aiuta il ricambio idrico e l’eliminazione di sostanze tossiche.

Una volta chiaro il quadro, ogni specialista saprà consigliare il percorso corretto da seguire. Fondamentale è un’attività fisica costante che prescinde da qualsiasi terapia. Per quanto riguarda, invece, le strategie terapeutiche per ridurre o eliminare la buccia d’arancia, oltre ai preparati specifici per applicazioni locali, esistono altre strategie di contrasto. Buoni integratori alimentari si possono assumere per bocca con azione drenante, lipolitica e vaso protettiva da abbinare a massaggi linfodrenanti negli stadi iniziali. Poi ultrasuoni, tecniche d’infiltrazione e mesoterapia, con sostanze che sciolgono il grasso, ovvero riducono il numero di cellule adipose. Inoltre per situazioni più complicate vengono suggerite radiofrequenza e tecniche laser. In tutti i casi, il consiglio è evitare l’auto terapia, lasciandosi invece guidare da un medico specialista.

I dieci comandamenti

  1. Una dieta sana, equilibrata, ricca di frutta e verdura
  2. Attività fisica e sportiva regolare
  3. Una buona idratazione
  4. Caffè, alcol e sale con moderazione
  5. Evitare il fumo
  6. Attenzione alla cottura: meno fritture, più vapore e griglia
  7. Un buon sonno
  8. Meglio non indossare troppo a lungo pantaloni stretti
  9. Usare con costanza creme consigliate dal medico per l’automassaggio
  10. Consultare uno specialista

 

Estratto da “Il Magazine del Poliambulatorio Dalla Rosa Prati” Luglio 2014

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