Con l’autunno oramai alle porte si apre ufficialmente la stagione dei funghi. Periodo di grandi soddisfazioni non solo per chi si occupa della preparazione dei piatti a base di questo succulento ingrediente, ma soprattutto per chi ama provvedere in proprio alla raccolta.
Di fondamentale importanza è quindi non rischiare spiacevoli incidenti, a volte con risvolti anche gravi, causati da funghi raccolti e non fatti controllare, o raccolti in luoghi non idonei o ancora commestibili, ma cucinati in modo scorretto. È sempre quindi consigliato, nonostante l’esperienza maturata, far controllare i funghi raccolti da un micologo dell’Asl: il servizio è infatti del tutto gratuito.
Ecco 10 regole d’oro per evitare intossicazioni o altri spiacevoli incidenti:
- Non consumare funghi che non sono stati controllati da un micologo
- Consumare in quantità moderate
- Non somministrare funghi ai bambini
- Non ingerire durante la gravidanza
- Consumare solo se in perfetto stato di conservazione
- Consumare funghi ben cotti e masticare correttamente
- Sbollentare i funghi prima di congelarli e consumarli entro 6 mesi
- Non consumare funghi raccolti lungo le strade, oppure vicino a centri industriali e coltivati
- Non regalare i funghi raccolti prima di averli fatti controllare da un micologo
- Attenzione, nei funghi sott’olio può svilupparsi la tossina botulinica.
Il sito del Ministero della Salute mette a disposizione del cittadino diversi strumenti per conoscere al meglio i funghi e prevenire quindi il più possibile eventuali intossicazioni. Oltre alla sezione Funghi della Sicurezza Alimentare, potrete scaricare un utile opuscolo dal titolo I funghi – guida alla prevenzione delle intossicazioni.