Articolo a cura della Dott.ssa Lorena Paolucci, medico chirurgo
Corrono, esplorano, si arrampicano, assaggiano: alla scoperta del mondo – anche quello domestico – i bambini possono andare incontro a pericoli più o meno gravi. Da una pentola sul fuoco a detersivi e medicinali lasciati in giro. Ma anche forbici, coltelli, spigoli, vetri, finestre e balconi.
Ogni anno su oltre 3.300.000 incidenti domestici, circa 210.000 riguardano i bambini di età compresa tra 0 e 5 anni. Sono i maschi a farsi male il più delle volte (57%) e nella maggioranza dei casi si feriscono. La testa è la parte più colpita dagli infortuni, specie nei bambini più piccoli e i pericoli maggiori sono rappresentati da mobili, scale e pentole.
Molti degli incidenti domestici si verificano per distrazione. Va da sé che occhi aperti e atteggiamento vigile aiutano a ridurre i rischi. Se si aggiungono alcune accortezze, in particolare quando il bambino inizia a diventare autonomo, la casa diventa più sicura.
Qualche esempio: è bene riporre i farmaci in armadi o contenitori non raggiungibili (così come i detersivi, piatti e oggetti fragili, appuntiti e taglienti); evitare di lasciare il phon con la spina inserita e l’asse da stiro con il ferro caldo a portata di bambino; proteggere le porte a vetri; mettere un cancelletto alle scale e verificare che le prese della corrente siano a norma e corrette. I bambini non vanno mai lasciati soli nella vasca: per il pericolo di annegamento bastano 5 cm d’acqua.
E ancora, quando si cucina è strategico utilizzare i fornelli più interni e pentole pesanti con il manico girato verso il muro. È importante poi proteggere gli spigoli e assicurarsi che non ci siano sedie, tavoli o sgabelli vicino a finestre e ringhiere del balcone; dietro alle porte sono validi i ganci a molla per impedire che i bimbi si schiaccino le mani. Inoltre, è sicuramente utile coinvolgere i piccoli nei comportamenti che riguardano la loro sicurezza e la prevenzione dei rischi, in modo che siano consapevoli di quello che avviene intorno a loro. È necessario responsabilizzarli in modo adeguato all’età, evitando le prediche “Se c’è una pentola che fa fumo vuol dire che dentro c’è qualcosa di bollente: ricorda alla mamma di fare attenzione”.
Estratto da “Il Magazine del Poliambulatorio Dalla Rosa Prati” Dicembre-Febbraio 2014