MEDICI
Paolucci Lorena
Chirurgo plastico ed estetico
La chirurgia plastica è una branca della chirurgia che si propone di correggere e riparare i difetti morfologico-funzionali o le perdite di sostanza di svariati tessuti (cute, sottocute, fasce, muscoli, ossa, ecc.) sia congenite, che secondarie a traumi, neoplasie o malattie degenerative.
La chirurgia plastica opera su qualsiasi distretto corporeo. Ciò comporta che la chirurgia plastica ha diverse sub-specializzazioni: la chirurgia della testa-collo, la chirurgia della mammella, la chirurgia della mano, il rimodellamento corporeo, la chirurgia degli arti inferiori, la chirurgia delle ustioni, la chirurgia ricostruttiva, e la chirurgia estetica.
Le tecniche fondamentali più utilizzate sono rappresentate dagli innesti e dai lembi.
Gli innesti sono porzioni di tessuto che vengono completamente distaccate dall’area donatrice per essere trasferite ed impiantate nell’area ricevente. I lembi sono porzioni di tessuti che mantengono una connessione con l’area donatrice e vengono trasferiti sull’area ricevente.
La chirurgia estetica è una branca della chirurgia plastica finalizzata a migliorare l’aspetto fisico. È anche definita chirurgia cosmetica Gli interventi possono riguardare il viso, in particolar modo il naso, le palpebre, il mento e le orecchie. Possono essere inoltre diretti alla rimozione delle rughe (lifting) o del tessuto adiposo (lipofilling).
La chirurgia della mammella permette l’ingrandimento, la riduzione o il rassodamento del seno. Essa può avere un ruolo anche nel sesso maschile in caso di ginecomastia.
La chirurgia estetica si occupa anche di interventi di addominoplastica per la ricostruzione dei muscoli della parete dell’addome e di liposuzione, per la rimozione del tessuto adiposo sovrabbondante.
Il termine laser in lingua inglese significa light amplification by stimulated emission of radiation (amplificazione della luce per mezzo di una emissione stimolata di radiazione).
In termini semplificati la stimolazione e il successivo ritorno allo stato di riposo degli elettroni di un particolare elemento chiamato mezzo attivo determina una radiazione monocromatica specifica (vale a dire di una unica lunghezza d’onda), coerente e collimata, capace di interagire con la materia circostante (nel nostro caso il tessuto cutaneo o dermico) venendo assorbita da bersagli altamente selettivi denominati cromofori come l’emoglobina, la melanina, l’acqua, e rilasciando tutta la propria energia in tempi brevissimi.
In campo medico estetico e chirurgico esiste una sorgente laser precisa e ben codificata per ogni singola patologia, capace di interagire in modo ottimale con uno specifico cromoforo. È proprio per questo che il nostro Poliambulatorio offre una vasta gamma di apparecchiature laser altamente qualificate ognuna con una specifica applicazione:
Luce pulsata IPL
È una luce policromatica generata da una lampada allo Xenon ad alta intensità non coerente e non collimata le cui lunghezze d’onda vanno da 400 a 1200 nm. In questo caso non esiste un cromoforo o bersaglio selettivo bensì uno spettro di lunghezze d’onda capaci di interagire con varie sostanze che vanno dall’emoglobina, all’acqua, alla melanina, ecc.
In medicina estetica viene utilizzata in numerose situazioni: refreshment di volto, collo e decolletè, smagliature rosse, trattamento di macchie senili superficiali, epilazione semipermanente.
Laser CO2 e CO2 frazionato
La sorgente o mezzo attivo di questo laser è gassosa ed è costituita dal CO2 che ha come cromoforo (bersaglio) l’acqua. A seconda della modalità selezionata le indicazioni di questo laser sono la rimozione di tutte le lesioni superficiali benigne della cute nonché il resurfacing ablativo per il trattamento della ritidosi grave del volto.
Il laser CO2 frazionato utilizza la medesima sorgente con l’interposizione di una griglia all’uscita del mezzo attivo che consente di trattare la zona interessata conservando aree di cute integra. Quindi pur applicando l’insulto termico sulla cute, indispensabile ai fini del risultato, l’impiego di questa metodica consente di accelerare la riepitelizzazione e i tempi di guarigione.
L’indicazione principe del laser CO2 frazionato è il ringiovanimento del volto.
Alessandrite 750 nm
La sorgente di questo laser è il cristallo di Alessandrite che ha come cromoforo la melanina contenuta nel bulbo pilifero. Pertanto l’indicazione principe di questo laser è l’epilazione semipermanente.
Nd Yag 1064 nm
Questo tipo di laser è indicato per il trattamento delle neoformazioni vascolari di piccolo calibro.
Nd Yag QSwitched
Il mezzo attivo è il neodimio ittrio-alluminio-granato che alle diverse lunghezze d’onda selezionate può colpire la quasi totalità dei colori presenti nei tatuaggi professionali e non. La modalità QSwitched è fondamentale perché il tempo di emissione dell’impulso laser che deve essere nell’ordine di tempo di nanosecondi, non deve danneggiare termicamente la membrana basale (membrana che separa il derma dall’epidermide) onde evitare la formazione di cicatrici post-trattamento. L’indicazione di questo laser sono i tatuaggi neri e/o colorati, ma è indicato anche per la rimozione delle macchie cutanee in genere.
Titan
Il Titan utilizza la luce infrarossa, una luce policromatica che viene assorbita dall’acqua determinando un riscaldamento del tessuto dermico capace di provocare una contrazione delle fibre collagene e, di conseguenza, una contrazione della pelle che assumerà un aspetto simil-lifting (tightening). Questo riscaldamento è in grado di stimolare altresì la produzione di nuove fibre collagene migliorando pertanto la tessitura e l’elasticità della pelle.
Tale metodica (alter ego del Thermage) trova una specifica indicazione nella correzione del rilassamento cutaneo a livello del volto, delle braccia, dell’addome, dell’interno coscia e delle ginocchia.
La lipostruttura, evoluzione del lipofilling, prevede il trapianto libero di tessuto adiposo da una sede donatrice a ad una ricevente.
Il prelievo del tessuto adiposo avviene mediante siringhe molto piccole aspirando a bassa pressione e il prodotto dell’aspirazione viene poi centrifugato per separare le cellule adipose vitali da quelle danneggiate e dai loro sottoprodotti, di modo che si infiltrino solo cellule integre.
Trattandosi di un trapianto libero, c’è la necessità che tutte le cellule infiltrate siano a contatto diretto con tessuti ben vascolarizzati.
Ecco perché la lipostruttura viene eseguita con siringhe molto piccole infiltrando minime quantità di tessuto adiposo in molteplici piccolissimi canali.
La rete dei canali sottocutanei crea una struttura disposta su vari strati che da’ il nome alla procedura.
La metodica permette in sintesi di utilizzare il grasso corporeo come un filler permanente.
Mediante la tecnica chirurgica Silhouette Lift è possibile ottenere il sollevamento dei tessuti molli del volto e del collo senza ricorrere al lifting tradizionale.
La sutura Silhouette è una scoperta americana recente che negli Stati Uniti ha già ottenuto la certificazione FDA e in Europa la certificazione CE.
Queste suture sono realizzate con un filo non riassorbibile in polipropilene 3/0 (materiale inerte e biologicamente stabile), lungo il cui decorso si trovano dieci piccoli nodi intervallati da dieci minuscoli coni in materiale riassorbibile (lattice/glicolide riassorbibile in 8/10 mesi).
Rispetto ai fili precedenti (barbed-suture), che presentavano un ancoraggio a spina di pesce, queste suture, grazie alla presenza dei coni, si fissano nei tessuti stessi e sono in grado di stimolare la crescita di tessuto fibroso tutto intorno e all’interno dei morbidi coni riassorbibili producendo un meccanismo di sospensione efficace e stabile.
I nodi, una volta riassorbiti i coni, costituiscono un secondo sistema di ancoraggio nel tessuto fibroso prolungando il risultato nel tempo.
Chirurgo plastico ed estetico