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IN SEI PUNTI TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE SULL’ECOGRAFIA

Mercoledì 25 Marzo 2020
  1. L’ecografia è un esame diagnostico non invasivo che non utilizza radiazioni ionizzanti, ma ultrasuoni del tutto innocui. Questo tipo di indagine viene utilizzata come esame di base oppure per approfondire i risultati derivanti da diagnosi radiologiche. Si tratta di una metodica impiegata per indagare tutto il corpo umano fatta eccezione per lo scheletro con alcuni limiti relativi a polmone ed intestino.
  2. L’ecografia è fortemente indicata per la valutazione degli organi dell’addome: fegato, pancreas, milza, apparato urinario, utero e ovaie o prostata; impiegata anche per diagnosi relative a tessuti molli: tiroide, mammella, muscoli e articolazioni.
  3. Esistono molteplici applicazioni per questo tipo di esame: il più noto e forse più diffuso è l’impiego nello studio delle fasi della gravidanza che permette allo specialista di monitorare lo sviluppo dell’ embrione e del feto.
  4. L’esame ecografico può essere condotto anche con mezzo di contrasto somministrato per via endovenosa, con minimo o nullo disagio per il paziente. E’ un esame di secondo livello per approfondire lo studio delle lesioni focali, benigne e maligne, primitive e secondarie del fegato, di alcune lesioni del rene e infine per quelle focali del pancreas.
  5. L’ecografia dura generalmente dai 15 ai 20 minuti e non comporta nessun rischio per il paziente poiché si tratta di una indagine praticata mediante l’impiego di frequenze sonore non udibili dall’orecchio umano. Non esiste una particolare preparazione per questo esame, salvo un digiuno di otto ore prima che venga eseguito agli organi dell’addome superiore o la vescica piena se si tratta di un indagine che interessa l’addome inferiore e gli organi pelvici.
In sei punti tutto quello che c’è da sapere sull’ecografia