Arrivati ai 40 anni è consigliabile che gli uomini comincino a svolgere una attività di prevenzione per scongiurare eventuali problemi alla prostata.
La prostata è un organo di cui solo gli uomini sono dotati che riveste una funzione importante nella produzione del liquido seminale essenziale alla sopravvivenza degli spermatozoi e quindi alla fertilità maschile.
I problemi della prostata possono essere molteplici, ma una diagnosi urologica precoce permette di riconoscere l’alterazione per poter così intervenire con una terapia adeguata. La prostata può essere più comunemente colpita da malattie quali la prostatite, l’ipertrofia prostatica benigna e l’adenocarcinoma prostatico.
Prostatite
La prostatite è un’infiammazione della prostata le cui cause possono essere diverse e non sempre facili da individuare. L’infiammazione può essere scatenata da un’infezione batterica ma nel 90% dei casi non è possibile risalire ad una sola causa ma scaturisce al convergere di più diversi fattori quali: stress, disordini immunitari, abitudini alimentari e stili di vita scorretti.
I sintomi della prostatite sono legati al livello di infiammazione, generalmente si manifesta un fastidio o un dolore nella regione sovrapubica o del retto.
La diagnosi clinica si ottiene effettuando un’esplorazione rettale per valutare la posizione le la dimensione della prostata e mediante esami batteriologici sulle urine. Le prostatiti si curano con farmaci antibiotici o antinfiammatori e adottando, necessariamente, uno stile alimentare corretto escludendo: alcolici, cioccolato, insaccati e bevande gassate.
Ipertrofia prostatica
L’ipertrofia prostatica è un ingrossamento della prostata che determina un’ostruzione al deflusso delle urine alla vescica. L’ipertrofia prostatica benigna o adenoma prostatico compare nel 70% degli uomini dopo i 50 anni e nell’80% dopo gli 80. Si manifesta con uno stimolo frequente di urinare sia notturno che diurno, con getto debole e difficoltoso soprattutto nella parte finale.
Per la risoluzione del problema è possibile intervenire con una cura farmacologica che inibisce la crescita dell’adenoma prostatico oppure chirurgicamente. L’intervento, effettuato in via endoscopica, consente l’esportazione dell’adenoma prostatico.
Carcinoma prostatico
Uno dei principali fattori di rischio del carcinoma prostatico è l’età, per questo è opportuno che gli uomini ricorrano a misure di prevenzione già a partire dai 40 anni, poiché si tratta di un tumore che nella maggior parte dei casi non dà alcun segnale della sua presenza fino agli stadi più avanzati.
Altri fattori di rischio non trascurabili sono:
- familiarità con la patologia
- alto valore di testosterone
- dieta ricca di grassi saturi
- obesità
- mancanza di attività sportiva
Nella fase iniziale il tumore è asintomatico, per questa ragione bisogna sottoposi ad una visita periodica, nella quale è prevista l’esplorazione rettale e il controllo del PSA (antigene prostatico specifico) con un prelievo di sangue.