APPROFONDIMENTI

LA PREVENZIONE È FONDAMENTALE PER LA SALUTE DEL NOSTRO CUORE

Mercoledì 5 Giugno 2019

La prevenzione cardiovascolare riduce drasticamente il rischio di infarto miocardico e ictus cerebri. Svolgere un’attività di prevenzione cardiovascolare diminuisce l’insorgere dei fattori di rischio che sono causa di eventi spesso gravi per il nostro cuore. In Italia il tasso di mortalità per cardiopatia cronica ha subito una drastica diminuzione già a partire dagli Anni ’70 posizionandosi a livelli decisamente più bassi rispetto ai paesi del Nord Europa.

“Per contrastare le patologie cardiovascolari è importante favorire nella popolazione un corretto stile di vita fin dalla giovane età – ha spiegato il medico cardiologo della Clinica San Francesco Dario Bicego – Un’ alimentazione adeguata, non fumare e un’attività sportiva consentono di ridurre significativamente il rischio di malattie cardiovascolari nel corso della vita. Fare prevenzione quindi significa, minimizzare o eliminare la comparsa di patologie clinicamente evidenti. La prevenzione di suddivide in due grandi ambiti: quella primaria indirizzata agli individui presunti sani che non hanno ancora una patologia conclamata e quella secondaria che si rivolge ad individui che hanno già avuto una malattia per evitare una nuova recidiva. In ambito cardiovascolare fare prevenzione è fondamentale poiché si tratta ancora, insieme alla patologia oncologica della prima causa di morte”.

Che cosa si intende per fattore di rischio?

“I fattori di rischio per le malattie cardiovascolari si suddividono in due tipologie. I fattori di rischio non modificabili come il genere, l’età, l’etnia, la familiarità e i fattori di rischio modificabili che sono quelli su cui noi cerchiamo di intervenire. I fattori di rischio modificabili sono: l’ipertensione arteriosa, le dislipidemie ovvero trigliceridi e colesterolo, il diabete, il sovrappeso, il fumo e la sedentarietà. Spesso succede che un paziente possa presentare multipli fattori di rischio modificabili”.

Come si interviene su i fattori di rischio modificabili?

“Per stabilire lo stato di salute cardiovascolare di un paziente è fondamentale in prima battuta condurre un’anamnesi anche della storia familiare. Questo servirà a stabilire i fattori di rischio presenti e quindi ad ottenere quello che si chiama “valutazione del rischio cardiovascolare globale”. Questo valore suggerisce al medico di indagare le cause della malattia cardiovascolare mediante accertamenti diagnostici facilitando le scelte terapeutiche nel rispetto anche delle preferenze del paziente, considerando che la maggior parte delle condizioni di rischio sono asintomatiche. Un ulteriore modo per prevenire le malattie cardiovascolari è ovviamente quello di curare adeguatamente le malattie che recidivano. I pazienti che hanno già affrontato eventi ad alto rischio come un infarto necessariamente sono inseriti in un programma terapeutico e di controllo diagnostico costante”.

Ridurre i fattori di rischio significa garantire al nostro sistema cardiovascolare e quindi al nostro organismo una vita migliore, è opportuno comunque periodicamente fare accertamenti relativi allo stato di salute del nostro cuore? 

“Sarebbe consigliato fare un primo controllo dello stato di salute cardiovascolare all’età di 40 anni, soprattutto per il sesso maschile. La periodicità degli accertamenti è ovviamente consigliata al paziente con un valore di rischio cardiovascolare globale medio ed elevato, emerso dopo un’anamnesi anche familiare e una prima serie di esami diagnostici quali: analisi del sangue e elettrocardiogramma. In questi pazienti vengono consigliati ulteriori accertamenti diagnostici al fine di definire in modo più accurato la situazione clinica (ecocardiogramma, ecodoppler dei vasi sovraaortici, test da sforzo al cicloergometro, Monitoraggio della pressione arteriosa, ecc). Invece i pazienti che presentano un rischio cardiovascolare globale basso non hanno bisogno di ulteriori accertamenti e i successivi controlli saranno meno frequenti”.

 

La prevenzione è fondamentale per la salute del nostro cuore