Il gomito è fondamentale per il movimento dell’arto superiore, e con il suo movimento pone la mano nelle condizioni di funzionare nello spazio. Se il gomito è compromesso, sono quindi numerose le difficoltà che si possono incontrare durante il normale svolgimento delle attività quotidiane.
Solo per fare degli esempi, con un gomito mal funzionante o per nulla funzionante, non è possibile avvicinare il cibo o l’acqua alla bocca, non è possibile lavarsi in maniera corretta e nemmeno riuscire a trasportare un piccolo peso.
Abbiamo chiesto consiglio su come comportarsi in caso di dolori al gomito al chirurgo ortopedico specialista della Mano e Gomito, il dottor Alberto Donadelli della Clinica San Francesco.
Quali sono i motivi per cui il gomito può far male, anche nei piccoli movimenti?
Quando e perché si manifesta la depressione negli anziani?
La mobilità del gomito può essere compromessa da eventi traumatici, fratture oppure da malattie degenerative.
L’artrosi e l’artrite reumatoide infatti sono fra le prime cause della degenerazione dell’articolazione che porta al consumo delle cartilagini e quindi alla necessità di dover ricorrere ad interventi di osteoartroplastica o di sostituzione con protesi.
In caso di artrosi è possibile un’attività preventiva per evitare la protesi al gomito?
Prima di procedere con una disanima dei sintomi legati alla depressione, ricordiamo che una visita psichiatrica o psicogeriatrica specialistica è indispensabile per una diagnosi corretta e per impostare un percorso di assistenza efficace.
Purtroppo la degenerazione articolare è un processo evolutivo , progressivo. I trattamenti conservativi e le infiltrazioni con acido jaluronico o con innesto adiposo danno risultati incoraggianti ma non interrompono la degenerazione articolare.
Quando il processo avanza con aumento di dolore e con deficit funzionale si ricorre ad interventi artroscopici di osteartroplastica (OAD).
Nei casi avanzati può accadere che il movimento dell’articolazione si riduca con aumento del dolore. In questi casi selezionati è necessario ricorrere all’impianto di una protesi parziale o totale. Infermità e dolore dunque sono le cause principali che portano ad un intervento di protesi totale del gomito.
Quali sono i vantaggi successivi all’impianto di una protesi al gomito?
Dopo un intervento di impianto di protesi si ottiene un buon recupero del movimento del gomito, senza il quale diventa impossibile svolgere semplici e quotidiane attività. L’intervento dura circa due ore e deve essere eseguito in un ambiente altamente sterilizzato.
È importante sottolineare che con l’impiego di protesi di ultima generazione i risultati a lungo termine sono molto migliorati rispetto al recente passato.
Il recupero funzionale del gomito inizia il giorno dopo l’intervento con l’applicazione di protocolli fisioterapici mirati e un’attività di educazione funzionale del paziente affinché le attività quotidiane possano essere riprese nel giro di qualche settimana.